Unire le forze con Taiwan per un mondo più sicuro l’importanza della sua partecipazione all’Interpol

Dal 4 al 7 novembre, Glasgow ospiterà il 92° Congresso dell’Interpol. Pubblichiamo articolo del direttore Lin riguardo alla richiesta di adesione di Taiwan all’Interpol.

Alla vigilia della 92esima sessione dell’Assemblea Generale dell’Interpol, che si terrà dal 4 al 7 novembre 2024, è fondamentale riflettere su un tema cruciale per la sicurezza globale. Taiwan è ancora esclusa dall’Interpol, nonostante il suo ruolo chiave nella lotta contro la criminalità transnazionale, è un attore di primo piano nel contrastare le frodi informatiche, il traffico di droga e la tratta di esseri umani.

L’articolo 2 della Costituzione dell’Interpol sottolinea l’importanza di garantire la più ampia possibile cooperazione tra tutte le autorità di polizia criminale a livello globale. In un’epoca in cui la criminalità è diventata sempre più transfrontaliera, organizzata e sofisticata grazie ai progressi tecnologici, la necessità di una cooperazione globale tempestiva e approfondita non è mai stata così urgente. Con l’Italia alla presidenza del G7 nel 2024, c’è un’opportunità unica per promuovere un’azione concreta e inclusiva per rafforzare la sicurezza globale. Includere Taiwan nelle organizzazioni internazionali, come l’Interpol, rappresenterebbe un passo significativo per rafforzare la cooperazione contro le minacce transnazionali.

L’esclusione di Taiwan rappresenta una significativa lacuna nel sistema globale di sicurezza. Senza un accesso diretto alle informazioni cruciali condivise da Interpol, Taiwan è costretta a ottenere queste informazioni in modo indiretto e spesso tardivo, vanificando la tempestività necessaria per contrastare efficacemente le reti criminali internazionali. Questo ritardo nella condivisione delle informazioni consente ai gruppi criminali di operare indisturbati, minacciando non solo la sicurezza di Taiwan, ma anche quella di molte altre nazioni.

Il contributo di Taiwan alla sicurezza internazionale

Nonostante la sua esclusione, Taiwan ha dimostrato di essere in prima linea nella lotta al crimine transnazionale. Un caso recente, e di importanza, evidenzia ulteriormente la necessità della partecipazione di Taiwan all’Interpol. Salvador Alejandro Llinas Onate, un cittadino spagnolo ricercato per frode e coinvolto nella vendita illegale di 1.200 auto a noleggio in Italia per un valore di oltre 31 milioni di dollari, è stato deportato da Taiwan dopo essere stato inserito sulla lista rossa dell’Interpol. Nonostante l’ottima cooperazione delle autorità taiwanesi nel gestire il suo caso, la mancanza di accesso diretto a Interpol ha complicato i processi di condivisione delle informazioni e coordinamento con altri paesi.

Un appello alla comunità internazionale

La sicurezza globale è una responsabilità condivisa. Concedere a Taiwan lo status di osservatore all’Assemblea Generale dell’Interpol non solo sarebbe coerente con i principi di cooperazione sanciti dalla Costituzione dell’organizzazione, ma rafforzerebbe anche la capacità globale di prevenire e contrastare la criminalità. Taiwan ha dimostrato di essere pronta a condividere le sue competenze, esperienze e risorse con la comunità internazionale, con l’obiettivo di promuovere la sicurezza e il benessere collettivo.

Taiwan e l’Italia condividono i valori fondamentali di democrazia e libertà, valori universali che trascendono ogni confine. Questi ideali comuni non solo rafforzano i legami bilaterali tra i nostri Paesi, ma rappresentano anche un pilastro della stabilità internazionale. In un contesto globale sempre più interconnesso e segnato da sfide complesse, come le minacce alla sicurezza e le pressioni economiche, il sostegno reciproco tra Paesi che promuovono la democrazia e la libertà diventa cruciale per costruire un futuro più sicuro e prospero. La cooperazione tra Taiwan e l’Italia offre un esempio tangibile di come i valori condivisi possano trasformarsi in azioni concrete a vantaggio della comunità internazionale.

L’invito alla comunità internazionale è chiaro: sostenere la partecipazione di Taiwan all’Interpol non è solo una questione di giustizia, ma una necessità per costruire un futuro più sicuro e giusto per tutti. Taiwan è disposta a lavorare con i suoi partner globali, rafforzando la rete di sicurezza internazionale e contribuendo alla costruzione di un mondo più sicuro e prospero.

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