Un viaggio da fare: sintesi della relazione del Sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna

Video a cura di Anvgd Comitato di Milano

di Claudio Fragiacomo Siamo tutti entusiasti di quanto sta avvenendo nelle città di Nova Gorica-Gorizia, dove hanno luogo gli ultimi preparativi per la fatidica data dell’8febbraio, nella quale il binomio delle due città, con Nova Gorica la capofila, verrà proclamato Capitale Europea della Cultura 2025.

Un Sindaco “in fibrillazione” per gli impegni sempre più pressanti in vista del traguardo finale ci ha dedicato quasi due ore del suo tempo per presentare la sua attività, pregressa e futura, in vista di questo importantissimo avvenimento.

Nello stesso tempo ha riassunto la sua esperienza di Sindaco di città di frontiera, contrassegnata in passato dai contrasti esistenti fra due mondi contrapposti, da amministrazioni che si guardavano in cagnesco, anche se poi ciascun cittadino manteneva, nei rapporti con l’altro, al di là del Confine, rapporti di tipo amicale, o in seguito a parentele, o per instaurati rapporti di tipo commerciale: infatti il passaggio da una parte all’altra della sbarra, seppur difficile, era in particolari condizioni, possibile.

È chiaro che l’entrata della Slovenia in UE nel 2004 ha reso possibile, attraverso quello che poteva sembrare un muro impenetrabile, l’osmosi dei cittadini da una parte all’altra, abbattendo ogni ostacolo fisico. Inoltre, nel 2007, la Slovenia entrava in “Schenghen”, rendendo il vecchio confine perfettamente permeabile, senza formalità di sorta.

Di seguito le parole pronunciate dal Sindaco, che secondo me rappresentano delle pietre miliari della sua relazione, sono riportate in corsivo

Ma – si domanda – il Sindaco Ziberna: Se noi avessimo chiesto ad un politologo, vent’anni fa, trent’anni fa, se poteva germogliare qualunque cosa in termini di coesione internazionale, di collaborazione, sul nostro confine tra Italia e Slovenia, comprensibilmente e giustamente ci avrebbe detto di no. E questo, annota il relatore, malgrado il fatto che nelle famiglie di quel confine, di quella frontiera, non esistessero malintesi di sorta: ogni famiglia si esprimeva nella propria lingua madre, ma aveva una conoscenza passiva di altre tre (italiano-sloveno, friulano, tedesco), per cui la gente usava la propria lingua ma capiva la risposta dell’interlocutore che si esprimeva nella propria. Ma il Novecento è stato in due riprese un’epoca di lutti, in cui le popolazioni hanno sofferto molto, sia durante le guerre, che per le dittature che si sono instaurate. Di fronte a queste tragedie ognuno di noi deve conoscere la propria storia e lasciare che la controparte si incarichi di ripensare alla sua, senza interferenza alcuna. Ma, come avvenuto nello storico incontro fra i due presidenti di Italia e Slovenia, la via della riappacificazione si basa sull’ammissione dei propri errori e delle proprie colpe, che all’altro hanno causato così grandi dolori e mutilazioni: è per la consapevolezza del dolore causato all’altro che due popoli in pace possono comporre le fratture.

Quale dunque il compito degli Amministratori? È di far conoscere quanto è successo, farlo conoscere ai giovani perchè quanto è successo non si ripresenti, almeno nella stessa forma.

Ma accanto a questo compito fondamentale, il compito degli Amministratori è di guardare avanti nelle relazioni fra i popoli. Guai se un Sindaco, guai se un Amministratore, dovesse limitarsi a fare l’Amministratore di un grande condominio, noi non possiamo fare i bibliotecari, cioè dare agli altri qualcosa che è stato vissuto, letto e scritto, il nostro grande compito, la nostra responsabilità è scrivere nuove pagine di storia.

È una lezione di educazione civica, quella che il Sindaco Ziberna con grande efficacia persuasiva ha saputo infondere negli ascoltatori.

Terminata l’enunciazione del proprio credo politico, il relatore ha proseguito con una sintesi, che definirei dolorosa, della storia di Gorizia dopo le fatidiche date del 25 aprile ’45 e del giugno successivo, con le tante vicissitudini, che hanno visto Gorizia trasformarsi prima in un emporio commerciale per i cittadini della confinante città e repubblica, e poi in una città di frontiera, con abbondante presenza di militari, e infine in una città, che con l’abbattimento dei confini, aveva perso il suo ruolo di città di frontiera e doveva inventarsene uno nuovo.

Quindi una città che era entrata in sofferenza, e doveva riprogrammare il suo futuro.

Ma interviene il Sindaco Ziberna: Se proprio qui, nonostante tutto ciò, nonostante tutto quanto accaduto, siamo riusciti con caparbietà a trasformare questo confine, testimone per tantissimo tempo delle tragedie del secolo scorso, questo confine fortemente divisivo, se siamo riusciti a trasformarlo in un confine di coesione internazionale, di collaborazione internazionale, perchè non esportare questa nostra piccola, certamente piccola esperienza, sempre tenendo presente e facendo forza su quanto noi crediamo, sul principio del riconoscimento del dolore reciproco. perchè non esportarlo in altre realtà dell’Europa e del mondo che a nostro avviso potrebbero averne bisogno.

Dopo quest’ampia disamina dei fatti accaduti e del credo politico-civile che ha animato tutte le azioni del Sindaco Ziberna, è ora, dice il relatore, di parlare dei fatti concreti che hanno portato a questo risultato fortemente voluto, con la caparbietà di un istriano

La prima proposta di candidare Nova Gorica-Gorizia a Capitale Europea della Cultura nasce nel dicembre 2016. Io son diventato Sindaco 6 mesi dopo. Il suo predecessore era Ettore Romoli, che col collega sindaco sloveno aveva lanciato la doppia candidatura: il futuro Sindaco di Gorizia Ziberna, allora in fase di campagna elettorale, ne era stato subito entusiasta, perchè avremmo avuto la straordinaria irripetibile opportunità di mettere insieme persone che fino al giorno prima si voltavano le spalle, se non si guardavano addirittura in cagnesco. Era una magnifica opportunità di abbattere le barriere che ancora esistevano, mentalmente, fra i cittadini dei due stati. La proposta di candidatura è stata accettata dalla Commissione Europea in epoca Covid, a fine 2020, per divenire effettiva con l’inizio 2025, ma verrà inaugurata l’8 febbraio 2025. Perchè?

La data dell’8 febbraio è la data in cui si celebra in Slovenia la Giornata Nazionale della Cultura (coincidente con la data in cui è morto il più grande poeta sloveno France Prešeren) ma è contemporaneamente la data della nascita del poeta Giuseppe Ungaretti, che tanta attenzione dedicò alla Prima Guerra mondiale ed al territorio del Carso. Viene menzionata dal Sindaco la mostra dedicata a Ungaretti “Poeta e Soldato”, mostra multimediale, di ampio respiro, che intende presentare, attraverso l’opera di 12 pittori contemporanei, con il contributo di Linee d’Ombra la permanenza di Ungaretti sul Carso in occasione della Grande Guerra.

Gorizia sta cambiando volto: un grazie all’Amministrazione Regionale, che ha creduto nell’iniziativa e nella squadra. Viene citato il finanziamento di piccoli medi Progetti, attraverso il fondo Interreg, che malgrado le difficoltà burocratiche ha fatto sorgere un totale di 400 progetti, a cui hanno collaborato alcune migliaia di persone, di ambedue gli stati, che per lavorare hanno dovuto sbarazzarsi dei baluardi culturali che li separavano, contribuendo a fare di Nova Gorica-Gorizia una città coesa. Ecco il primo grande risultato delle scelte effettuate.

E poi segue un elenco dei cantieri aperti, che si prevedono tutti concludersi come programmato

PalaBigot, struttura per eventi, concerti e manifestazioni sportive;

Riqualificazione dell’ex mercato all’ingrosso, che sarà destinato a manifestazioni fieristiche;

Nuovo posteggio di Via Manzoni;

Riqualificazione del posteggio di Casa Rossa;

Open space per manifestazioni all’aperto;

Riqualificazione dei giardini di Via Verdi, del Parco Municipale, aree verdi, Giardino botanico Viatori, Il Parco della Valletta del Corno;

Creazione di una spiaggia sull’Isonzo;

La salita alla Castagnevizza;

Il Parco di Villa Coronini;

Museo di Palazzo Attems (che attualmente ospita una mostra su Andy Warhol);

Riqualificazione di 40 strade;

Particolare attenzione alla riqualificazione di aree verdi, attenzione al problema della pulizia;

la grande passione del Sindaco: verde e pulizia.

Questa enorme mole di opere resa possibile dai finanziamenti ottenuti, ma grazie all’entusiasmo di un Sindaco, che svolge la sua funzione per il piacere di essere Comunità.

È questa una non breve traccia di quanto detto dal Sindaco. La conferenza originale espone questi argomenti in maniera molto più completa: è il Sindaco Ziberna un ciclone, un fiume in piena, di una simpatia e coinvolgimento ai quali si può difficilmente resistere.

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