Un piano emergenziale deciso dalle classi dirigenti europee per convogliare risparmi privati e investimenti pubblici a debito verso l’industria europea della difesa, per fronteggiare la “minaccia esistenziale” che la Federazione Russa rappresenterebbe per l’Europa. Un assist a industrie in forte difficoltà a causa delle fallimentari politiche di transizione energetica – dal verde al grigio-verde – e un passo verso gli Stati Uniti d’Europa. È vero che esiste un nemico pericoloso, ma non si trova né a Mosca né a Washington, bensì a Bruxelles. Se amiamo l’Europa – che va dall’Atlantico…
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