La parrocchia di Chiuso in collaborazione con l’associazione Amici del Beato Serafino Morazzone organizza un programma di visite guidate per fare conoscere sempre di più la figura di don Serafino e i tesori artistici di Chiuso. Tutte le visite, condotte dai volontari dell’associazione, saranno a offerta libera. E’ gradita la prenotazione, ma sarà possibile unirsi alla visita anche per i non prenotati, fino a esaurimento posti. Info e prenotazioni alla mail: museobeatoserafino@gmail.com
sabato 29 Marzo con ritrovo alle 14.30 alla statua del Beato Serafino: itinerario a piedi “Il buon curato di Chiuso e l’Innominato”. Il ritrovo per i partecipanti è alla statua del Beato Serafino Morazzone all’angolo tra via del sarto e via ai Molini.
Si visiteranno in una piacevole passeggiata nel borgo di Chiuso il museo del Beato Serafino, la casa del sarto e la chiesa di S. Giovanni Battista con i suoi preziosi affreschi del ‘400 domenica 13 aprile l’associazione commemora l’anniversario di morte del Beato Serafino (13 aprile 1822) con una visita guidata alle 15.30 presso la chiesa di S.Giovanni Battista detta del Beato Serafino
Ritrovo direttamente in chiesa, via Pietro da Cemmo. La chiesa di S. Giovanni Battista è detta anche chiesa del Beato Serafino perché qui ha officiato ed è stato sepolto il sacerdote don Serafino Morazzone beatificato nel 2011. La struttura architettonica a una sola navata e la facciata a capanna rivelano le origini romaniche della chiesa, risalgono invece al ‘400 i preziosi affreschi del presbiterio, che mostrano influenze di Foppa e Mantegna.
Venerdì 9 Maggio, per la festa liturgica del Beato Serafino sarà possibile visitare con le guide dell’associazione il museo del Beato Serafino. Si può scegliere tra i due turni di visita delle 17.30 oppure delle 18.30 . Entrata dal cancello carrabile di via ai Molini
Il museo del Beato Serafino ha sede nella canonica della chiesa parrocchiale di Chiuso, al piano terra dell’edificio abitato per 49 anni da don Serafino (1747-1822). Il museo accoglie al suo interno testimonianze della vita di don Serafino, dei suoi rapporti con Alessandro Manzoni e della venerazione successiva di questa esemplare figura di sacerdote ambrosiano.