Revisione riforma dello sport. Zamperini (FdI): “risultato importante a tutela delle realtà sportive del territorio”

Rivedere la Riforma dello sport, al fine di rimuovere gli onerosi adempimenti ivi contenuti, che rischiano di mettere a repentaglio la sopravvivenza delle numerose realtà sportive, specialmente quelle a carattere dilettantistico e di piccole dimensioni, oltre che fare chiarezza in merito al pagamento dell’IVA e del credito d’imposta. Questo il contenuto della mozione del gruppo Fratelli d’Italia, discussa e approvata in Consiglio Regionale.

«Lo sport è uno straordinario strumento educativo e di aggregazione, capace di coinvolgere migliaia di ragazzi e ragazze. Per loro, rappresenta un’alternativa virtuosa alle scelte sbagliate, alla violenza ed alle brutte storie che, purtroppo, la cronaca ci riporta quotidianamente. I nostri giovani, attraverso l’attività sportiva, recepiscono con serietà valori fondamentali come lo spirito di sacrificio, l’importanza dell’allenamento, il rispetto per sé stessi e per gli altri.» Ha commentato il Consigliere Regionale. «Per questo abbiamo presentato la Mozione di Fratelli d’Italia con cui si chiede di rivedere e migliorare la riforma dello sport, di rimuovere diversi onerosi adempimenti. Bisogna distinguere lo stipendio di un calciatore professionista dal rimborso spese di un arbitro di terza categoria, così come la Squadra di serie A dalla squadra di quartiere, come la Polisportiva Rovinata di Germanedo, nella quale ho militato e che mi sta molto a cuore. La mozione è frutto di un percorso di incontri sui territori, intrapreso per volontà del Sottosegretario regionale allo Sport e Giovani, Lara Magoni, che ringrazio, durante i quali sono emerse criticità da affrontare con tempestività. In particolare, penso alle ASD che operano nelle aree interne e nelle terre alte, alle quali dev’essere rivolta particolare attenzione perché svolgono un ruolo fondamentale per i giovani che vivono in questi territori, ma trovano più difficoltà ad adempire alle procedure burocratiche, rispetto a chi opera in aree urbane maggiormente coperte dai servizi. Stiamo lavorando per individuare le modalità attraverso cui sostenerle, ad esempio, prevedendo dei criteri di premialità nei bandi di Regione Lombardia e finanziamenti ad Hoc.»

Ha concluso Giacomo Zamperini «È fondamentale evitare che a pagare questo conto salato siano le piccole Associazioni Sportive. Saper dare ascolto alle esigenze di coloro che si fanno promotori dell’attività dilettantistica sul territorio è fondamentale, dato che non si possono risolvere i problemi senza conoscere le necessità dei diretti interessati. Questo ascolto deve avvenire con uno spirito costruttivo, lo spirito di chi vuole portare risposte concrete: solo con il lavoro di squadra ed il confronto, si possono produrre insieme le soluzioni alle problematiche.»

Condividi:

Post correlati