Claudio Zonta in “Luci sul palco” (pagg. 156, € 15,00 Editrice Àncora, Milano) racconta tramite la musica di alcuni cantautori italiani la volontà di chi decide di non seguire un luogo comune e di cercare nuovi significati esistenziali. Le canzoni non hanno alcun potere, men che meno quello di cambiare il mondo; a volte, però, fanno nascere curiosità e dubbi svelando visioni precedentemente nascoste. I cantautori analizzati in questo libro, sia per la loro esistenza, sia per la loro musica, svelano l’umanità e la speranza tanto verso se stessi quanto verso il prossimo.
Nel libro, grazie alle canzoni, si affrontano questioni esistenziali: la forza del silenzio, il rapporto con Dio e il suo essere trascendente (quindi al di sopra della realtà che a sua volta dipende da Dio). Acuta è anche la riflessione sul significato della notte, della luce, delle stelle, metafore non definibili dai sensi e dalla ragione, ma che portano alla pura contemplazione del silenzio assordante che può essere un momento di fede e di incontro con Dio.
Le note di una canzone non sono solo “suono” perché possono penetrare l’animo interiorizzando concetti che stimolano la riflessione. Domande che ci si pone dopo aver ascoltato le canzoni di De Andrè, Fossati, Jannacci, Giuni Russo; quesiti che compaiono ascoltando questi brani dove le parole cercano, dove è possibile, di dare risposte responsabili su questioni fondamentali dell’esistenza.
Tramite la musica si compie un atto quasi profetico cercando di indicare nuove prospettive ed una visione diversa del mondo.
Se le grandi questioni esistenziali sono paragonabili a montagne, ogni cantautore o cantautrice affronta la scalata partendo da un proprio punto di vista cercando un percorso poetico e musicale individuale che, come una stella, può illuminare il sentiero che ognuno di noi percorre nella vita.
Il libro di Claudio Zonta spiega come la musica italiana e la poeticità dei testi riescono a penetrare e ad interiorizzarsi nell’animo umano. Nel momento in cui la parola, quindi il testo di una canzone, si confronta con la drammaticità della realtà la scrittura diviene meno narrativa e più introspettiva.
Le diverse problematiche vengono indagate alla ricerca di una verità che si spinge a mettere in dubbio il nostro modo di agire, di esistere e quindi di vivere nel mondo. Nei testi delle canzoni interpretate da cantautori e cantautrici si parla dell’equilibrio precario dell’esistenza umana, che attraverso la sofferenza e la fragilità giunge alla dimensione spirituale; è un gioco a carte scoperte che mette a nudo le nostre debolezze così come la nostra forza e dignità.