Ortoterapia: spazi di aggregazione per i giovani con fragilità

Martedì 16 aprile, il Consiglio Regionale della Lombardia ha approvato il progetto di legge “Modifiche alla legge regionale 18/2015 – Ortoterapia”, volto ad ottenere risultati riabilitativo-terapeutici e del recupero del benessere psicofisico e di inclusione per le persone con fragilità attraverso la promozione e valorizzazione dell’ortoterapia nei contesti socioeducativi. L’ortoterapia consiste in attività di giardinaggio, orticultura, cura delle piante, con l’affiancamento di operatori esperti e certificati. In aula è stato approvato anche un Ordine Del Giorno, oltre che un emendamento che allarga anche alle Province ed alle Comunità Montane la possibilità di realizzazione di orti riabilitativi-terapeutici, presentati dal Consigliere Regionale lecchese, Giacomo Zamperini.

«Nelle scorse settimane mi sono confrontato con gli enti del terzo settore che si occupano di assistere e supportare persone fragili sul mio territorio. Da questo scambio sono emersi spunti importanti, penso ad esempio al fenomeno dei cosiddetti “Hikikomori”, ovvero quei giovani che si ritirano dalla vita sociale evitando qualunque tipo di contatto diretto con il mondo esterno.» Ha commentato Giacomo Zamperini, componente della IX Commissione Sostenibilità sociale, Casa e Famiglia di Regione Lombardia.

«Durante la pandemia gli adolescenti, così come gli anziani, sono stati i soggetti che, più di tutti, hanno sofferto l’isolamento e la mancanza di socialità. Per queste persone e più in generale per chiunque abbia delle fragilità è assolutamente prioritario prevedere lo sviluppo e l’implementazione di spazi di aggregazione e la promozione di relazioni sociali positive, oltre che di di presidi che sul territorio siano in grado di offrire esperienze educative e di relazione. Per questo motivo ho chiesto che nell’ambito di questa legge vengano maggiormente sostenuti gli enti del terzo settore, affinché sia più efficace l’assegnazione degli spazi dedicati agli orti riabilitativi-terapeutici, con la consapevolezza che in questi non cresceranno solo piante, ma aggregazione sociale e rapporti umani.» Ha concluso il Consigliere Regionale

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