On. Mantovani (FdI/Ecr): “Lo Ius scholae non è la strada giusta verso l’integrazione”

Nota dell’onorevole Mario Mantovani (FdI/Ecr) sul tema dello “Ius scholae”. L’eurodeputato ricorda che nelle scuole del Regno Unito si è giunti ad applicare il codice antiterrorismo contro casi di misoginia estrema perpetrati da giovani immigrati.

“Lo Ius scholae non è la strada giusta verso l’integrazione. Non sarà un semplice percorso di studi, l’ottenimento di una licenza di scuola media o di un diploma, che trasmetterà alle c.d. ‘seconde’ o ‘terze generazioni’ valori fondamentali come la libertà, la democrazia, l’eguaglianza, la tolleranza e il rispetto.

Questi valori sono scritti non solo nella nostra carta costituzionale ma nella nostra storia millenaria di italiani ed europei, nelle nostre radici culturali e familiari. Mentre noi discutiamo di Ius scholae, il governo inglese e il ministro dell’Interno, Sig.ra Cooper, hanno appena approvato l’applicazione del codice anti terrorismo contro i casi, divenuti ormai incontrollabili, di misoginia estrema perpetrati nelle scuole inglesi da parte di giovani studenti, immigrati di “seconda” e “terza generazione” di cui molti divenuti già cittadini, verso insegnanti donne e compagne di studio. Accade anche in alcune scuole italiane, ma la sinistra sembra non volersene accorgere.

Generalizzare è sempre sbagliato, specie per i tanti ragazzi che dimostrano volontà di inserimento, tuttavia dovremmo renderci conto dell’esistenza di questa problematica, e trovarne risoluzione, per definire chi sia davvero meritevole di cittadinanza, e chi no.

Lo Ius scholae è una categoria che indica un automatismo slegato dal merito e che non affronta il problema più grande, quello dell’integrazione e della condivisione dei valori democratici e occidentali.

Non è la conclusione di un percorso di studio a rendere italiani. Lo sono, invece, il riconoscimento, la condivisione e il rispetto della cultura del Paese di accoglienza, delle nostre tradizioni, civili e religiose, e dei diritti delle donne, verso le quali ancora manca, purtroppo, in molte delle culture di appartenenza dei giovani immigrati e delle loro famiglie, rispetto e riconoscimento pieno di diritti”. Lo dichiara l’on. Mario Mantovani.

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