da DOHA, QATAR Fa uno strano effetto leggere questa pagina in uno dei paesi più ricchi. Qui di gente stremata dalla fame e dalla miseria non se ne vede. Meglio dire che non se ne vede più, perché un tempo qui non c’era che sabbia. Sembrerebbe la dimostrazione che, prima o poi, il benessere arriva per tutti, è solo questione di tempo. I “paesi in via di sviluppo” si svilupperanno e le foto di oggi saranno testimonianze di una povertà passata. Qualcuno osservandole dirà “non avevamo nulla ma eravamo più felici”. Frase bugiarda, dovuta solo a nostalgia, non certo al rimpianto della fame. Ma questo sviluppo è davvero “in via”? A volte mi pare che non arrivi mai, che sia a rilento e forse pure a retromarcia. Quali paesi si stanno davvero sviluppando? Forse sempre i soliti, quelli che stanno già bene e hanno i numeri per puntare a stare meglio. Il progresso non è per nulla scontato, per nulla automatico. Se quel giorno i discepoli non avessero dato loro da mangiare, quella gente non avrebbe mangiato. Bisogna darsi da fare, aiutarsi a capire cosa significhi sviluppo, come raggiungerlo insieme.
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