Giovedì 6 marzo si è conclusa con successo la conferenza “Minacce Ibride e Nuove Sfide per la Protezione delle Infrastrutture Critiche”. L’evento, caratterizzato da un’intensa partecipazione e un dibattito vivace, ha riunito esperti del settore, autorità e professionisti della sicurezza, per affrontare le sfide crescenti legate alla protezione delle infrastrutture cruciali per la nostra società.
La conferenza, considerando il complesso panorama di minacce alla sicurezza delineato dagli scenari attuali, è stata concepita per affrontare il tema all’interno di una visione sistemica a livello nazionale, un approccio ritenuto il più efficace per fronteggiare sfide che rappresentano autentici “game changer” nel contesto contemporaneo. L’evento ha offerto un’importante occasione di dialogo e condivisione, favorendo l’approfondimento della conoscenza, il rafforzamento della cooperazione, la preparazione e la formazione continua nel settore. Questi aspetti costituiscono i pilastri fondamentali per costruire un sistema di difesa solido e resiliente. In definitiva, la prevenzione rimane il mezzo più potente per contrastare le minacce ibride, concretizzandosi anche attraverso iniziative come questa conferenza, che promuovono una cultura capace di riconoscere e gestire le problematiche emergenti.
La conferenza, organizzata dal Comando Squadra Aerea 1a Regione Aerea dell’Aeronautica Militare (CSA 1a RA), in collaborazione con l’Università del Salento, Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione, e con l’Università del Campus Bio-Medico di Roma, si è svolta presso il Palazzo dell’Aeronautica Militare di Milano.
L’evento è stato inaugurato dal Gen. S.A. Alberto BIAVATI, Comandante del CSA 1a RA, il quale ha evidenziato: “La conferenza di oggi rappresenta un’ulteriore dimostrazione di come il CSA 1a RA sia un punto di riferimento nel contesto locale per affrontare temi cruciali e altamente innovativi, come quello delle minacce ibride”. Il Generale ha inoltre sottolineato che “l’Aeronautica Militare, da sempre protagonista nell’adozione di tecnologie all’avanguardia, sia per le piattaforme di volo sia per i sofisticati sistemi di comando e controllo che le supportano, nonché nel settore spaziale, è pienamente consapevole delle sfide e impegnata attivamente nel contrasto alle vulnerabilità insite nell’utilizzo delle tecnologie moderne”.
Il Prof. Antonio Ficarella, Direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione e del Centro per la Ricerca Interdisciplinare sulla Sicurezza e Resilienza delle Infrastrutture Critiche (Università del Salento), ha evidenziato: “La progettazione, gestione e sicurezza delle infrastrutture critiche rappresentano elementi chiave per la società moderna. L’attuale approccio alla sicurezza è di natura cyber-fisica: non si affrontano soltanto problematiche materiali, come terremoti o eventi climatici estremi, ma si adotta una visione integrata che riconosce il ruolo cruciale dell’informatica. Transizione tecnologica, industriale e digitale, sostenibilità, resilienza e sicurezza del territorio: questi sono i pilastri fondamentali della nostra didattica, ricerca e terza missione. Siamo orgogliosi di far parte dell’Università del Salento, un ateneo situato “tra due Mari”, che guarda al Mediterraneo con energia e rinnovato entusiasmo.”
Il Prof. Roberto Setola, dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, ha contribuito con un intervento sul tema delle minacce ibride. Durante il suo intervento, ha sottolineato come “questi attacchi sfruttino strumenti capaci di generare un contesto sociale tale da influenzare sentimenti e comportamenti della popolazione, compromettendo così il corretto funzionamento delle infrastrutture critiche del Paese”.
La conferenza ha rappresentato un’importante occasione per approfondire il tema dell’Osservazione della Terra e dei Big Data, con particolare attenzione alla difesa strategica contro le minacce ibride. L’ingegnere Massimo Claudio Comparini, Managing Director della Divisione Spazio di Leonardo, ha dichiarato: “Nello spazio, più che in altri settori, la sfida è globale e si inserisce in un concetto ampliato di sicurezza, necessario per ridurre la vulnerabilità alle minacce ibride e proteggere le infrastrutture critiche. L’integrazione delle tecnologie digitali per gestire grandi volumi di dati, estrarre informazioni e sviluppare architetture avanzate di infrastrutture spaziali e sistemi di comando a terra, insieme all’impiego di capacità di calcolo, intelligenza artificiale e soluzioni cloud, rappresenta il cuore delle proposte che Leonardo è in grado di offrire, anche a supporto di operazioni multidominio”.
Tra i relatori, il giornalista Andrew Spannaus nel trattare il tema delle Minacce ibride nel moderno contesto globalizzato ha ricordato come “La situazione di incertezza geopolitica di oggi presenta non solo rischi, ma anche l’opportunità per le nazioni occidentali di rafforzarsi a livello economico e in particolare in termini di infrastrutture fisiche e digitali. Le minacce ibride vanno affrontate con una maggiore consapevolezza delle fondamenta delle nostre società democratiche e del nostro benessere” Il Dott. Georgios Giannopoulos del Joint Research Centre (Commissione Europea) che ha proposto un approccio per il contrasto delle minacce ibride, il Dott. Emanuele Gentili, della Fondazione ICSA che ha parlato di Blitz cibernetici e manipolazione dei media e le campagne di influenza esterna, la Dott.ssa Paola TESSARI sul tema della Resilienza dei soggetti critici e la Dott.ssa Nicoletta Pirozzi sulle Minacce ibride e contesto Europeo, entrambe queste ultime dell’Istituto Affari Internazionali ”. Il Colonnello Antonino Massara, Comandante del 36° Stormo di Gioia del Colle (BA) che ha evidenziato nel suo intervento le esperienze sin qui maturate in Forza Armata relativamente all’ammodernamento, in chiave Operational Technology dei sistemi potenzialmente vulnerabili degli aeroporti militari.
Nella seconda sessione di lavoro, il Col. Dario Tarantino , in servizio presso lo Stato Maggiore Aeronautica ha trattato il tema del “volo suborbitale e il ruolo dell’Aeronautica Militare” e ha approfondito la collaborazione civile e militare nel settore del trasporto aerospaziale (Da integrare. Il Col. ) Il Ten. Col. Claudio GIZZI, del Centro Space Situational Awareness (C-SSA) del Comando Operazioni Aerospaziali (COA) dell’Aeronautica Militare, responsabile del Servizio Operazioni SSA e della conduzione delle attività in favore della partnership Europea EU-SST (European Space Surveillance and Tracking) ha evidenziato come “il Centro SSA provvede a tracciare, sorvegliare e caratterizzare gli oggetti spaziali nel loro ambiente operativo. Lo studio delle manovre o posture assunte dai satelliti, integrato con il monitoraggio dell’attività solare e dell’analisi Informativa permette di identificare possibili azioni intenzionali a deperimento dei servizi spaziali offerti o degradazioni della capacità satellitari”.
Sempre con un focus sul settore spaziale l’intervento del Dott. Matteo PAONNI, del Joint Research Centre (Commissione Europea), sul tema Copernicus, Galileo, IRIS2.