Dopo il cappaò per 1-4 con l’Ascoli, il coro dell’ambiente sale compatto: si è persa una partita che non si doveva perdere perchè vincerla poteva consentire di giocarsi ancora le sempre più tenui speranze di salvezza.
Profondo fondo per il Lecco che non riesce a ritrovarsi nemmeno al Cino e Lillo Del Duca e sta scivolando, giornata dopo giornata, verso il ritorno in Lega Pro dopo una sola stagione di permanenza in cadetteria. Certo, il passivo finale può sembrare eccessivo per i manzoniani ma la sostanza è che i tre punti necessari non sono arrivati nel forziere.
Il mister Alfredo Aglietti, chiamato dopo gli esoneri di Luciano Foschi ed Emiliano Bonazzoli a cercare di risollevare le quotazioni del sodalizio, predica di continuare il campionato con orgoglio e dignità. Perchè, a questo punto della situazione, se proprio bisogna prendere l’ascensore per scendere al piano di sotto, lo si deve fare almeno cercando di togliersi qualche pillola di soddisfazione.
“Dobbiamo dimostrare di essere professionisti – ha dichiarato Aglietti al sito Tuttocampo – e giocare il resto della stagione con serietà, orgoglio e dignità, dobbiamo onorare la maglia anche per i nostri tifosi che, ad Ascoli, ci hanno seguito in duecento, nonostante una situazione come la nostra”. Insomma, un Lecco che, comunque, se dovrà davvero abbandonare la cadetteria, lo dovrà fare a testa alta e nella consapevolezza di essersela giocata sino in fondo.