Quella giunta in casa contro il Palermo è stata la nona sconfitta negli ultimi dieci turni. Il Lecco non riesce a scuotersi e conserva l’ultimo posto in classifica vedendosi sempre più sprofondare verso il girone infernale del ritorno in Lega Pro. Intervenendo a Ilove Palermo Calcio, il presidente Paolo Di Nunno ha rilasciato dichiarazioni piuttosto forti.
Dopo avere espresso apprezzamento per la prestazione dei suoi che, per quanto fatto nella ripresa, avrebbero forse meritato il pareggio , ha sganciato la bomba: “ormai siamo condannati a retrocedere – ha detto – ma piuttosto mi preoccupa altro, ancora oggi nel calcio si vendono e truccano le partite, ho paura di movimenti strani da parte dei nostri tesserati, spero che mettano il telefono sotto controllo a tutti, sono stanco di pagare ammende per certi comportamenti, le mie sono solo parole per sensibilizzare il pubblico a tenere una condotta corretta, invece sono stato aggredito e sono dovuto uscire scortato”.
Parole che pesano come pietre ma non contribuiscono a dare al Lecco quella serenità del quale ha bisogno per poter cercare di giocarsi le ultime chance di tenere i piedi in cadetteria. E aggiunge: “sarò del Lecco fino a fine anno, poi andrò via”. In casa Lecco, insomma, le cose sembrano precipitare. Ma il campionato ha ancora le sue cartucce da sparare e cercare di tenere alta la temperatura della motivazione a invertire l’andazzo sarebbe cosa buona e giusta. Verso una città che non assaggiava la serie B da cinquant’anni, verso il tifo vero, verso la storia del calcio Lecco.
