Messaggio del Presidente dell’Associazione Nazionale Alpini, Sebastiano Favero, per il 105º anniversario della nascita dell’Associazione Nazionale Alpini.
L’8 luglio 1919 nasceva a Milano l’Associazione Nazionale Alpini. Sono trascorsi 105 anni, anche se sembra solo ieri che, con un’Adunata Nazionale tenuta sempre a Milano, abbiamo celebrato il centenario di fondazione. Il trascorrere rapido ed inesorabile del tempo finisce sempre per sorprenderci e pesa un po’ di più sulle nostre spalle, ma, al tempo stesso, ci conferma che la nostra Associazione è sempre una splendida realtà, viva e vitale, protagonista della vita dei territori in cui è capillarmente presente con i suoi 4360 Gruppi, in Italia e all’estero.
L’Ana ha mantenuto intatti in oltre un secolo tutti i suoi valori e tutti suoi obiettivi. E il riconoscimento è unanime: basti pensare al fatto che, solo pochi giorni fa, Il Senato ha dato il via libera alla nuova legge sul Terzo Settore che include, riconoscendo la specificità della sua capacità di operare nella Protezione civile, anche l’Associazione Nazionale Alpini.
Gli alpini sono da sempre molto amati dalla gente che di loro apprezza, oltre al costante intervento solidale assolutamente gratuito in favore di chi si trova in difficoltà, lo spirito di servizio, la serietà e l’innata capacità di condivisione.
Proprio per questo e per il citato trascorrere del tempo è diventato imperativo trasmettere alle nuove generazioni questi nostri valori: in tale direzione i nostri Campi scuola nazionali e sezionali sono uno strumento importantissimo e validissimo e sono confortati dal successo che raccolgono tra i ragazzi, anche tra quelli tra i 16 e i 25 anni.
Al tempo stesso sta assumendo sempre maggior rilevanza e efficacia la cerimonia della consegna del cappello alpino nell’ambito di iniziative dell’Ana ai giovani volontari dell’Esercito in ferma iniziale triennale che, dopo i corsi ad Aosta, si accingono ad entrare nei Reggimenti delle penne nere e a cui consegniamo la tessera di socio: il primo di questi appuntamenti con l’ingresso nella grande famiglia alpina si era tenuto sullo storico Ponte di Bassano; il prossimo sarà nell’ambito del non meno suggestivo Pellegrinaggio in Adamello, consolidando l’inscindibile rapporto con gli alpini in servizio.
Buon anniversario, dunque, cari alpini di questa splendida associazione: l’8 luglio, per ricordare a tutti la nostra fondazione, esporremo perciò con legittimo orgoglio il Tricolore davanti a tutte le nostre sedi. E, quindi, come sempre, inviandomi il mio più fraterno abbraccio alpino, viva l’Italia e viva gli alpini!