“La voce leggera delle pagine” di Paolo Alliata è una raccolta di brani di altri libri che il lettore, leggendo, percorre come se passeggiasse tra le pagine dei grandi classici o di pagine di testi meno conosciuti.
Scorrendo il libro al lettore giunge la voce delle pagine grazie alle parole scritte da chi ha esplorato il mistero della vita, ciascuno a modo suo, cercando di dare a tutti delle indicazioni ed a volte delle soluzioni che ci aiutano ad affrontare la complessità dell’esistenza.
Le pagine del libro riportano le parole dei grandi classici dove gli autori ci invitano a ricordare che siamo al mondo per essere liberi.
Ray Bradbury in “Farenight 451” (la temperatura in cui la carta prende fuoco) racconta di un paradosso dove i pompieri, protagonisti del romanzo, sono degli incendiari di libri; è vietato possederli ed i superstiti – gli uomini libro – si oppongono ad un regime che ha come unico scopo quello di eliminare la parola scritta ed il libero pensiero.
Il “De Profundis” di Oscar Wilde è una lunga lettera scritta nel 1897, durante la sua reclusione al carcere di Reading, a “Bosie”, il suo amante lord Alfred Douglas, dopo essere stato condannato per “gross indecency”, il reato che criminalizzava l’attività sessuale tra maschi adulti. Nel testo Wilde, parlando della tormentata rimprovera Bosie, come se stesso, per gli influssi negativi sulla sua arte da parte del giovane amante ed al tempo stesso esalta il valore dell’amicizia e dei legami importanti capaci di generare creatività dando molto alle persone coinvolte chiedendo loro poco in cambio.
Dino Buzzati nel “Il deserto dei Tartari”, che definiva la sua opera come “il libro della mia vita”, racconta la storia di Giovanni Drogo che vive in attesa della “vita vera” che è rappresentata dall’arrivo dei Tartari con una battaglia da affrontare ed una guerra da vincere. Il romanzo è costruito sull’attesa di qualcosa che dia senso all’esistenza ma che non arriva mai.
“Il Purgatorio” è la parte della “Divina Commedia” dove Dante, a metà della sua vita, appare disorientato e avverte il bisogno di ritrovarsi. Sono gli anni dell’esilio da Firenze e Dante propone una visione medievale dell’umanità basata su un pellegrinaggio che prima ci porta ad allontanarci da Dio e poi ci spinge a tornare a Lui.
Questi sono alcuni degli autori presenti nel libro dove “la voce leggera delle pagine” è come un’alito di vento che porta ad ogni lettore parole scritte da altri e che chi legge può sentire come proprie.
Le pagine di un libro con le parole scritte da grandi autori, persone pensanti, ci aiutano e ci guidano nel cammino che scegliamo di percorrere. Parole che possono arricchire la nostra mente e il nostro cuore, scelte da un Autore allenato alla riflessione che, si percepisce, è profondamente illuminata dai valori evangelici. Sotto traccia Alliata ci ricorda che la scrittura è il dono più grande che l’umanità ha ricevuto e le parole, usate in modo appropriato, hanno il potere di renderci liberi.
La voce leggera delle pagine – pag. 265 – 22.00 euro – editrice Ancora