La considerazione di partenza è molto semplice: la vita di una comunità cristiana è imperniata su quattro cardini: prega e celebra il suo Signore; non si trattiene dall’invitare e trasmettere la sua fede; imita l’amore del suo Signore verso i poveri; pensa la storia del mondo alla luce di Dio. Liturgia – educazione – carità – cultura. La storia di ogni parrocchia, lungo i secoli, ha declinato in modi diversi e con creatività questi quattro ambiti.
E oggi?
Oggi ci si domanda spesso (e a volte con un po’ di smarrimento) come facciamo oggi a vivere questi quattro aspetti. Come facciamo oggi a celebrare bene? Come facciamo a trasmettere il tesoro della nostra fede? Come essere fedeli al comandamento della carità? E cosa pensare di questo mondo che, ammettiamolo, sentiamo così lontano da una logica di fede?
Nella recente scuola biblica della nostra zona pastorale, dal relatore dottor don Massimiliano Scandroglio, si è sentito forte l’invito a sperare.
Per sperare occorre essere attenti alla realtà. Per sperare occorre aprire il cuore a Dio e alla sua sapienza. Con questi quattro incontri vorremmo coltivare questa duplice attenzione: alla realtà e a Dio. Vedere la realtà alla luce del cuore sapiente di Dio. Così da poter sperare.
Ecco allora il programma dei primi due incontri che avremo la possibilità di vivere in queste ultime settimane dell’anno.
Nel primo ascolteremo la dott.ssa Silvia Landra. Dal 2006 ella è psichiatra consulente e responsabile Centro Studi presso la Fondazione Casa della Carità e dal 2011 direttore della Casa della Carità. A lei affideremo una domanda semplice: in una società fortemente narcisista e individualista è possibile essere ancora fedeli al comandamento di Gesù “amatevi gli uni gli altri?”. Non è ideale irrealizzabile? E cosa significa per una comunità cristiana vivere questo comandamento verso situazioni di fragilità che sembrano moltiplicarsi?
Questo primo momento lo vivremo Lunedì 18 Novembre alle ore 21.00 presso la chiesa parrocchiale di Montevecchia.
Nel secondo incontro avremo la possibilità di ascoltare il Prof. Gianni Borsa, giornalista professionista, è corrispondente dell’Agenzia di stampa SIR da Bruxelles e si occupa di Unione Europea e politiche comunitarie, è presidente di Azione Cattolica Ambrosiana. Con lui ci lasceremo inquietare dall’invito di Gesù a giudicare-setacciare-valutare questo tempo. Ma ne siamo capaci? È un tempo così veloce, confuso, contraddittorio, incalzante che sembra non darti respiro e non permettere nessun tipo di profezia. Il tempo attuale sembra non dare il tempo per pensare, riflettere. Cosa significa essere cristiani in un mondo così? Che profezia possiamo offrire alla gente? Questa seconda serata la vivremo presso il cineteatro a Cernusco Lombardone, sempre alle ore 21.00
Nel tempo di Quaresima si aggiungeranno altre due serate a queste appena introdotte. Esse si incentreranno sul tema della trasmissione delle fede alle giovani generazione e sulla liturgia. Ma non conviene correre. Per ora fissiamo le due serate d’Avvento, con la speranza che esse ci aiutino a trovare parole sapienti non da ostentare, ma da condividere con gli uomini e le donne di oggi.
Il Centro Culturale G. Lazzati Osnago
Didascalia: il professor Giuseppe Lazzati (Milano, 22 Giugno 1909 – Milano, 18 Maggio 1986). Credit foto: Ufficio stampa Centro Culturale G. Lazzati Osnago