In Commissione Antimafia il monitoraggio sulla situazione attuale dei beni confiscati alla mafia

gennaio 2025 in Regione Lombardia risultano 2.616 beni confiscati alla mafia. Di questi 1.236 beni, distribuiti in 217 Comuni, sono ancora in gestione all’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC): si tratta sia di beni per la maggior parte dei quali non sono ancora concluse le procedure di soddisfazione di crediti a favore di terzi. A questi si affiancano 1.380 beni confiscati già destinati in 220 Comuni.

Complessivamente, dal 2019 al 2024, sono stati finanziati da Regione Lombardia 124 interventi che hanno coinvolto 66 enti e 6 concessionari per un totale di 7 milioni e 700mila euro.

Sono alcuni dei dati annunciati oggi dall’Assessore regionale alla Sicurezza e Protezione civile Romano La Russa in Commissione Speciale Antimafia, presieduta da Paola Pollini (M5Stelle). La relazione sul monitoraggio dei beni confiscati è stata illustrata a seguito dell’interrogazione presentata da Riccardo Vitari e Silvia Scurati (Lega) finalizzata a conoscere l’entità e la diffusione dei beni confiscati alla mafia “al fine di valutare l’appropriatezza dei bandi regionali e la loro adeguatezza rispetto alle dimensioni territoriali e demografiche dei Comuni sede dei beni”.

Nella relazione esposta dall’Assessore La Russa si evidenzia che i beni confiscati alla mafia, una volta recuperati, sono stati destinati a diversi progetti con finalità sociali, educative e abitative. Tra questi alcuni immobili assegnati all’housing sociale, altri al sostegno di persone vulnerabili come donne vittime di maltrattamenti e progetti di accoglienza temporanea per famiglie in difficoltà. Alcuni beni sono stati destinati a progetti di carattere sociale, come la creazione di un “Parco della Legalità” a Rho (MI) e centri di accoglienza per persone con disabilità. Numerosi immobili sono stati utilizzati per l’istituzione di “case delle associazioni”, spazi polifunzionali che favoriscono la socializzazione e l’impegno civico delle comunità locali. Alcune aree sono state adibite a fini educativi e formativi, come nel caso di fattorie didattiche per l’educazione ambientale e alla legalità, mentre altri spazi sono stati destinati alla creazione di centri polifunzionali, centri socioeducativi e servizi di supporto per persone in condizione di fragilità.

Dati beni confiscati in gestione e già destinati per provincia

Bergamo (84 in gestione e 60 destinati); Brescia (76 in gestione e 96 destinati); Como (56 in gestione e 83 destinati); Cremona (68 in gestione e 13 destinati); Lecco (18 in gestione e 33 destinati); Lodi (20 in gestione e 10 destinati); Mantova (46 in gestione e 13 destinati); Milano (496 in gestione e 708 destinati); Monza e Brianza (190 in gestione e 180 destinati); Pavia (45 in gestione e 101 destinati); Sondrio (38 in gestione e 3 destinati); Varese (99 in gestione e 80 destinati).

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