Il taglio di 2500 abeti rossi a Bellano protagonista del nuovo cortometraggio

Venerdì 30 agosto 2024 alle ore 21 a Vendrogno, in Zona Manifestazioni, verrà proiettato in anteprima il film Bostrico, parassita minatoredi Giacomo Bolzani, realizzato per la terza edizione di Corto e Fieno Festival del Cinema Rurale.

Dopo il focus sugli alpeggi e sulla pesca di lago, per il 2024 è stato scelto un tema di urgente attualità: il taglio della pecceta di Tedoldo.

Il bosco, di origine non spontanea, impiantato all’inizio degli anni Settanta,è stato attaccato nel 2020 dal coleottero “Bostrico dell’abete” costringendo il Consorzio Forestale Lecchese a intervenire tempestivamente per preservare la parte ancora sana del bosco, con l’imponente taglio che ha interessato gli oltre 2500 abeti rossi malati, per una superficie totale di circa 5 ettari.

Il bosco sarà rinnovato da una parte attraverso la disseminazione delle latifoglie presenti e lo sviluppo dei giovani semenzali già radicati in loco, dall’altra si provvederà alla messa a dimora di un centinaio di piante autoctone e, contemporaneamente, sarà progettata la piantumazione dell’intera area ferita.

Bostrico, parassita minatore, Giacomo Bolzani, Italia 2024, 13’

“C’è un insetto parassita – spiega il regista Bolzani presente il 30 agosto – capace di sconvolgere interi ettari di bosco. Lo fa in silenzio, scavando gallerie sui tronchi e lasciando la pianta morta alle sue spalle. Si chiama Bostrico.

Il film osserva la reazione dell’uomo al diffondersi dell’insetto, racconta il tentativo di arginare il problema attraverso motoseghe, esboschi, sapienza e fatica. Nella prospettiva di nuove piantumazioni, nella speranza di restituire al territorio un bosco nuovamente verde”.

Seguirà la proiezione dei cortometraggi dell’edizione 2023 di Corto e Fieno dedicati al tema della pesca di lago e, in particolare, dell’agone.

INOGA, Carlo Bava, Italia 2024, 12’
Un viaggio “a ritroso” per risalire lungo il “filo” delle tradizioni che legano un prodotto al suo territorio, alle sue risorse. Gesti antichi, ma ancora attuali, per catturare e trattenere sapori e memorie di un tempo non troppo lontano. La pesca e la lavorazione degli agoni era sopravvivenza, in un borgo stretto tra lago e montagna. Qual è, oggi, il rapporto tra pescatore e pesce, tra predatore e preda?

La stagione degli agoni, Lorenzo Landi, Italia 2024, 13’
Il racconto di una tradizione attraverso i gesti e le mani di Danilo Vitali. La stagione della pesca è iniziata e l’anima della comunità si rinnova, acquisendo il dono dell’immortalità nel laboratorio appartato di un artista.

Anima laghée, Matteo Mangano, Italia 2024, 10’
Davide esce sul lago ogni mattina prima dell’alba, mettendo alla prova i propri sogni di libertà con la fatica di un lavoro solitario nel silenzio lunare.

Un laghée, Sofia Piana, Italia 2024, 12’
La tradizione della pesca degli agoni si riscalda alle voci dei ragazzi che continuano una storia vivida generazione dopo generazione.

L’Accademia delle Alpi è un circuito formativo che raccoglie percorsi di ricerca nell’ambito della cultura contemporanea e spazia dall’arte contemporanea al disegno e alla fotografia, dalla scrittura creativa al teatro e al cinema, coinvolgendo i partecipanti in esperienze di condivisione delle identità comunitarie e di costruzione di nuovi intrecci culturali lunghe le rotte alpine.

La serata è realizzata in collaborazione con il Comune di Bellano, l’Associazione Cinema di Bellano, La Pro Loco Vendrogno, l’Associazione ArchiViVitali ETS e Asilo Bianco.

E con il patrocinio del Ministero degli Esteri, del Ministero della Cultura (MiBact) e con il contributo della Comunità Europea.

Dalle ore 19.30 sarà possibile cenare con Agoni in carpione e missoltini con polenta.

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