Il filo della storia

Maria di Nazareth e Lucia Mondella, due figure accomunate dalla fede e dalla forza d’animo, sono splendidamente ritratte dall’autore Stefano Motta nel libro “Il filo della storia” edito da Àncora. Stefano Motta, romanziere e saggista, ricopre vari ruoli nel panorama letterario: membro della Giuria Tecnica del Premio Letterario Internazionale Manzoni (Lecco), socio onorario della Pontificia Accademia Mariana Internazionalis, Città del Vaticano, preside del Collegio Arcivescovile Villoresi, e direttore artistico del Maggio Manzoniano di Merate in provincia di Lecco. Il volume, pubblicato nel 2023 per commemorare i 150 anni dalla morte del grande scrittore, offre una chiara visione di come Manzoni abbia trasformato la sua epoca.

Nel volume “Il filo della storia”, l’Autore ha tracciato un filo rosso tra due figure femminili che se pur separate da secoli e da contesti storici differenti, Maria di Nazareth e Lucia Mondella, protagoniste rispettivamente del Vangelo e de “I Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni, condividono un legame indissolubile: la loro profonda fede e la loro incrollabile forza d’animo.

È interessante osservare i parallelismi tra le due figure: entrambe sono giovani donne. Maria ha circa 16 anni quando riceve dall’angelo l’annuncio che sarà madre, mentre Lucia ne ha 20 quando viene promessa sposa a Renzo. Entrambe affrontano scelte difficili che mettono a rischio la loro felicità e il loro futuro. Maria accetta di diventare la madre di Dio, nonostante le perplessità e le paure, mentre Lucia rifiuta le avances di Don Rodrigo, mettendo in pericolo la sua incolumità e reputazione. Entrambe sono sostenute da figure maschili sagge e protettive: Maria ha Giuseppe come sposo e padre putativo di Gesù, mentre Lucia trova rifugio in Fra Cristoforo e il cardinale Federigo Borromeo. Entrambe sono protagoniste di storie di speranza e redenzione: la vicenda di Maria culmina con la Resurrezione di Gesù e la promessa di vita eterna, mentre quella di Lucia si conclude con il lieto fine del matrimonio con Renzo e la rinascita morale del persecutore Don Rodrigo.

Due figure femminili che incarnano perfettamente l’ideale della donna virtuosa e devota, pronte a seguire il volere divino in ogni circostanza e a superare qualsiasi sfida con una fiducia incrollabile nella Provvidenza. Maria, scelta per essere la madre del Figlio di Dio, affronta con profonda serenità e obbedienza l’annuncio dell’arcangelo Gabriele, e affronta le difficoltà di un parto umile nella grotta di Betlemme. Lucia, promessa sposa di Renzo Tramaglino, dimostra un coraggio straordinario resistendo alle insistenti avances del potente Don Rodrigo, affrontando persecuzioni e umiliazioni senza mai rinunciare ai suoi solidi principi morali e religiosi.

Due donne che dimostrano una straordinaria forza d’animo di fronte alle avversità. Maria patisce il dolore della fuga in Egitto per sottrarre Gesù alla strage degli innocenti e l’ancor più straziante passione e morte del Figlio. Lucia vive momenti di terrore e disperazione durante la notte dell’incoronata e la fuga dal borgo natio.

Il legame profondo che unisce Maria di Nazareth e Lucia Mondella trascende il tempo e lo spazio, avvicinandole in un ideale di femminilità pura, forte e devota. Entrambe rappresentano valori universali come l’amore, la compassione, il coraggio e la resistenza, diventando modelli di riferimento per generazioni di lettori e credenti. La loro storia ci insegna che la fede, la forza d’animo e la purezza di cuore possono prevalere su qualsiasi avversità, aprendo alla speranza per un futuro migliore.

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