Il Consiglio di Regione Lombardia supera l’esame della Corte dei Conti

“La Corte dei Conti ha parificato all’unanimità il Rendiconto generale di Regione Lombardia per l’esercizio 2023 senza alcuna eccezione. Al giudizio positivo della Corte dei Conti ha sicuramente contribuito anche la buona gestione finanziaria del Consiglio regionale: abbiamo ulteriormente abbassato l’indice dei costi della politica del parlamento lombardo, fissato a 2,54 euro pro capite e a fronte dei 2,81 euro del 2022. Rispettando un trend che nell’ultimo decennio ha fatto registrare una sensibile diminuzione del suo costo complessivo, il Consiglio regionale ha chiuso il2023 con un totale delle spese impegnate pari a 54,5 milioni (nel 2013 era di 83,4 milioni): in particolare la Corte dei Conti evidenzia come nel 2023 i costi di funzionamento si siano ulteriormente ridotti del 4,6% rispetto all’anno precedente e come sempre rispetto al 2022 si siano più che dimezzati i costi relativi alla comunicazione del Consiglio regionale”.

Lo sottolinea il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Federico Romani, che ha partecipato questa mattina, presso la sezione regionale di controllo della Corte dei Conti di Milano, alla udienza pubblica del giudizio di parifica del Rendiconto generale di Regione Lombardia per l’esercizio 2023. L’amministrazione del Consiglio regionale, evidenzia il Presidente Romani, risulta virtuosa anche per quanto riguarda i tempi di pagamento dei fornitori, ulteriore dato migliorato nel corso dell’ultimo anno. Tra il ricevimento della fattura, le procedure di verifica e il pagamento trascorrono infatti solo 16 giorni, “valore che nella PA rappresenta sicuramente un benchmark”.

La Corte dei Conti ha evidenziato come l’esercizio finanziario 2023 della Regione Lombardia si è concluso con un risultato di amministrazione positivo, pari a 415,98 milioni. L’importo si è tuttavia rivelato insufficiente a dare una copertura integrale alle quote vincolate, accantonate e destinate agli investimenti, pari a 1,96 miliardi, con conseguente formazione di un disavanzo di 1,55 miliardi. L’intero disavanzo, in parte proveniente dall’esercizio 2022, è riconducibile alla scelta regionale di confermare, anche nel 2023, il ricorso alla copertura di spese di investimento attraverso debito solo autorizzato con legge, ma non contratto nel corso della gestione.

La capacità di pagamento della Regione migliora di 4,26 punti percentuali, passando dal 79% del 2022 all’83,26% del 2023 (è pari al 95% per quanto concerne il Consiglio regionale).

Complessivamente i dipendenti di Regione Lombardia sono 3.680: 3.214 in capo alla Giunta regionale e 466 al Consiglio regionale, dei quali 169 in dotazione agli staff degli organi politici.

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