Prevede quest’anno 120 progetti e impegna risorse per 750.000 euro l’iniziativa ‘Giovani in cammino’, l’accordo con gli oratori lombardi per formare animatori di comunità. Regione Lombardia partecipa con 500.000 euro. Gli altri 250.000 sono invece a carico della Regione Ecclesiastica lombarda che attraverso la rete degli oratori regionali favorisce percorsi per giovani che operano negli oratori come animatori di comunità.
“Questo progetto – ha spiegato il sottosegretario alla Presidenza della Regione Lombardia con delega a Sport e Giovani Lara Magoni – mira a favorire lo sviluppo degli oratori all’interno dei quali i giovani possano sentirsi parte di un gruppo e di una comunità. In tal modo, si promuove il protagonismo giovanile, dando competenze e formazione e, aspetto per me importantissimo, prevenendo possibili situazioni di disagio. Crediamo sia fondamentale accompagnare e supportare il bisogno di autonomia e il desiderio di realizzazione dei nostri giovani”.
“Questo progetto – ha aggiunto – è la conferma che attraverso queste esperienze formative si costruiscono identità personali solide, capaci di sviluppare e promuovere l’inclusione, la partecipazione e l’animazione. Tutte queste sono caratteristiche indispensabili per convivere con i coetanei e nella propria comunità”.
‘Giovani in cammino’ prevede, tra l’altro, la realizzazione di 120 azioni progettuali, sviluppate da ogni singolo soggetto attuatore (oratorio), che può avviare partnership, anche attraverso la sperimentazione degli strumenti di co-progettazione. Tali azioni saranno attivate a partire dal 1° settembre 2024 e si concluderanno entro il 31 dicembre 2025. Per ognuna saranno realizzate attività formative, educative, aggregative, e sportive.
“Questa iniziativa – ha sottolineato don Stefano Guidi, direttore Fom (Fondazione oratori milanesi) e coordinatore OdL (Oratori diocesi Lombarde) – sostiene l’attività educativa quotidiana degli oratori. I progetti presentati si propongono, tra l’altro, di lavorare su alcuni ambiti importanti. Tra questi spiccano l’aggregazione giovanile, lo sport, l’inclusione, la prima autonomia abitativa”.
“Il progetto – ha concluso don Guidi – esprime anche il contributo concreto che gli oratori portano allo sviluppo della nostra società e al benessere dei giovani”.