Il 2024 si presenta come un anno relativamente meno negativo per il glacialismo alpino, come evidenziato dalla Direzione Tecnica Monitoraggio e Prevenzione dei Rischi Naturali di Arpa Lombardia, in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, quest’anno dedicata alla conservazione dei ghiacciai.
Secondo i dati del Centro Regionale Neve e Valanghe di Arpa Lombardia (Bormio, SO), la riduzione glaciale nel 2024 è stata inferiore rispetto agli anni 2022 e 2023, quest’ultimo anno contrassegnato dal massimo di perdita. Nonostante l’inverno e la primavera abbiano registrato abbondanti precipitazioni, queste non sono riuscite a compensare gli effetti delle elevate temperature estive. Tuttavia, le prime nevicate autunnali di fine settembre hanno limitato questo trend sfavorevole.
Nel ghiacciaio sperimentale di Alpe Sud (nel Comune di Valfurva – So), monitorato ininterrottamente dal Centro dal 1997, nella stagione 2023-2024 si è registrata una riduzione dell’estensione areale di circa 1671 m², pari a una perdita del 13% della superficie rispetto al 2023, portando l’area attuale a circa 13.011 m². Il volume residuo di ghiaccio, calcolato attraverso il rilievo del 2024, è di circa 33.700 m³, ottenuto dal confronto tra il modello della superficie basale GPR del 2011 e il modello derivato dai rilievi GNSS del 6 settembre 2024. Nel periodo 2023-2024, il ghiacciaio ha perso circa 20.600 m³ di ghiaccio.
Complessivamente, nei settori Retici nel 2024 sono state osservate riduzioni medie di spessore di 1,8 metri a un’altitudine di 3000 metri, accompagnate da modeste variazioni negative delle fronti glaciali. Sull’Alpe Sud restano solo pochi metri di ghiaccio, probabilmente una decina e l’estinzione del ghiacciaio è ormai certa, con la sua completa scomparsa prevista nell’arco di poche estati.
Il Centro Regionale Neve e Valanghe di Arpa Lombardia monitora diversi ghiacciai dell’arco alpino lombardo, utilizzando vari metodi di rilievo, tra cui le misurazioni manuali per quantificare gli accumuli nivali e quelle estive-autunnali per determinare la perdita di massa, attraverso tecniche avanzate come letture ablatometriche, misure georadar, rilievi geodetici GNSS e aerofotogrammetria.
Per garantire la continuità della caratterizzazione glaciologica a scala di bacino, il Centro Regionale Neve e Valanghe di Arpa Lombardia sta valutando la prosecuzione dell’attività sul ghiacciaio di Savoretta, situato nell’alta Valle di Rezzalo, nel Parco nazionale dello Stelvio, vicino al ghiacciaio sperimentale di Alpe Sud. Nella primavera 2024 è stata effettuata una campagna georadar per misurare gli spessori, con 10 stendimenti lungo 1800 m. I dati raccolti hanno permesso di rilevare spessori fino a 50 m, con una media di 35-40 m nella parte alta e 10 m nella zona frontale. (a cura di ARPA)