Pubblichiamo nota di Fabi – Ance Lecco Sondrio sul tema infrastrutture e manutenzione
“La presa di posizione del presidente di Confindustria Lecco Sondrio Marco Campanari porta una volta di più all’attenzione del dibattito pubblico il tema della inadeguatezza della rete infrastrutturale dei nostri territori. Un tema su cui più volte, come Associazione, da soli o insieme alle altre realtà di rappresentanza del tessuto economico, siamo intervenuti, sia a livello politico, che istituzionale. Non posso che condividerlo sia nel contenuto che nei toni”.
Così Luca Fabi, presidente di ANCE Lecco Sondrio, commenta a caldo le dichiarazioni rilasciate dal presidente di Confindustria Lecco Sondrio sullo stato delle infrastrutture che caratterizza il territorio delle due province e il loro collegamento con il nodo metropolitano e con gli altri capoluoghi pedemontani: “Se è vero che in Valtellina negli ultimi anni si è assistito ad un significativo sviluppo qualitativo e quantitativo del tracciato stradale, che per altro troverà nei lavori in corso previsti dal piano straordinario di opere legate alle Olimpiadi 2026 un ulteriore ampliamento, resta il fatto che la situazione in cui versa il territorio lecchese rappresenta un elemento di criticità doppiamente negativo: oltre ad incidere a livello economico e di qualità della vita sul tessuto locale di cittadini ed imprese, ha infatti gravi conseguenze anche per gli spostamenti di persone e mezzi dalla provincia di Sondrio, dal momento che Lecco riveste una posizione di snodo centrale verso Milano, Como e Bergamo. E purtroppo la situazione non accennerà a breve a migliorare: al contrario sembra destinata a peggiorare visti gli interventi previsti per la riqualificazione del ponte di Brivio”.
“All’obsolescenza e carenza di infrastrutture per il traffico su gomma si unisce, purtroppo, l’inadeguatezza della rete ferroviaria e l’assenza di un piano di sviluppo che renda il trasporto su rotaia realmente un’alternativa percorribile. – continua Fabi – I ritardi cronici della tratta da Milano alla Valtellina si unisce ai disagi che si protrarranno ancora a lungo sulla Lecco-Bergamo. Arrivare in orario, viaggiando in treno, è diventata un’eccezione: la regola è il ritardo, quando non addirittura peggio”.
“In questo quadro, la richiesta avanzata dal presidente Campanari di un tavolo di monitoraggio permanente sulle infrastrutture che veda coinvolte le associazioni che rappresentano il sistema economico delle due province è quanto mai necessaria e urgente. – afferma ancora il presidente di ANCE Lecco-Sondrio – Anche perché, come già più volte occorso nel passato in occasione di progetti sistemici per Lecco, l’apporto di esperienza e competenza che potremmo portare in questo ambito è evidente. Ma questo tavolo dovrebbe avere un altro importante compito: quello di monitorare lo stato de facto delle infrastrutture e l’attuazione di un piano completo di riqualificazione dell’esistente”.
“Venerdì 18 ottobre, a Milano, come ANCE Lombardia terremo il convegno dal titolo “PUNTO E AVANTI. Lo stato di attuazione del PNRR lombardo”, a cui parteciperanno anche i vertici di Regione Lombardia: sarà l’occasione per fare il punto sull’avanzamento dei lavori finanziati dal PNRR che interessano la nostra Regione. La relazione, sviluppata dal prof. Bellicini del Cresme sul tema, sarà un importante documento che metteremo a disposizione di tutte le istituzioni locali”, sottolinea Luca Fabi, che conclude: “Vorrei cogliere l’occasione legata al dibattito che si è aperto sul tema delle infrastrutture per sottolineare un aspetto di cui ci stiamo occupando come associazione da qualche tempo: è quello dell’utilizzo degli aggregati recuperati nelle infrastrutture stradali. Venerdì 25 ottobre terremo a Lecco su questo tema un convegno in collaborazione con la Provincia di Lecco e con gli ordini professionali. Il comparto edile produce infatti grandi volumi di rifiuti da demolizione ed esprime un’elevata propensione al loro recupero ma, talora, la circolarità del settore non si completa con l’impiego dei nuovi materiali da costruzione ottenuti – gli aggregati recuperati – nelle infrastrutture stradali. La pubblicazione dei CAM Strade apre nuove prospettive per questi materiali e per l’attuazione del Green Public Procurement (“appalti verdi”)”.