Editoriale – Un bell’esempio di sinodalità di ottant’anni fa

A proposito di sinodalità della Chiesa e dei vescovi (lunedì 21 Ottobre è stato consegnato il testo del progetto di documento finale del Sinodo iniziato tre anni fa), dalla fornitissima biblioteca di monsignor Ettore Malnati, presidente dell’associazione culturale Studium Fidei, abbiamo attinto un significativo esempio di sinodalità dei 15 Pastori del Triveneto risalente ad oltre 80 anni fa. Si tratta della “Lettera pastorale collettiva dell’episcopato della Regione Triveneto”, datata 26 Luglio 1953 (nel 50° anniversario della partenza del cardinale Giuseppe Sarto per il conclave da cui uscì sommo pontefice con il nome di Pio X), periodo in cui era patriarca di Venezia, il cardinale Angelo Roncalli, che cinque anni dopo sarebbe diventato Papa Giovanni XXIII.

È illuminante e impressionante la lucidità di quei Vescovi, non solo nel leggere la realtà sociale del momento, una fotocopia dell’odierna, ma nell’indicare il percorso da seguire per realizzare un’autentica promozione umana.

«L’anima popolare è permeabile e facilmente si piega all’eresia moderna», spiegano i Vescovi, «il cui fondo è la negazione del peccato originale di cui non si vuole tenere alcun conto nello studio delle leggi che devono regolare l’umana convivenza di quaggiù in ordine alla vita eterna.

Svuotato così di principii spirituali circa le ragioni della vita, il popolo diventa incapace di capire ciò che vi ha di chimerico nei piani della demagogia, la coperta falsità dei nuovi principii e si vede condotto dalla logica dell’interesse materiale suo a impiegare, per far la giustizia come egli crede, i mezzi più ingiusti e violenti».

I disastri di certa demagogia e la falsità di moderne presunte “verità”, di fatto orribili bugie, non stanno provocando sofferenza e spesso morte a milioni di esseri umani?

Personaggi legati al Deep state non stanno lavorando per il trionfo dell’orribile transumanesimo?

«Povero Popolo: esso ha bisogno di istruzione e di essere rischiarato e disingannato e munito delle armi della verità», proseguono i Vescovi, che precisano: «Non è compito della Chiesa il fare della tecnica, o di creare aspetti tecnici nuovi nel progresso delle industrie, ma di indicare la via e la legge interiore e sacrosanta della giustizia per tutti, siano datori di lavoro o operai diretti, poiché il Vangelo egualmente illumina e consacra i diritti e i doveri di tutti.

Al di fuori della concezione cristiana dell’ordine sociale e sulle tracce implacabili delle ideologie materialistiche, la sola soluzione possibile dei conflitti sociali nel mondo è la guerra, di popolo a popolo, e nei singoli Stati la guerra delle classi fra di loro. Questa guerra Pio X temette sempre, e quando scoppiò egli ne ebbe il cuore schiantato così da morirne, e a chi lo invitava a benedire le armi che si apprestavano alla terribile prova egli disse risolutamente: “No, io benedico la pace”».

Purtroppo, aggrediti dalle onde (e radiazioni?) del 5G, stiamo perdendo l’orientamento e con esso, il buon senso, per non parlare dei principii morali ai quali si attenevano i nostri nonni e genitori.

Condividi:

Post correlati