Editoriale – Trump, Putin, psicopatici e affini

L’intesa tra Trump e Putin, pare di capire, potrebbe andare ben oltre il raggiungimento della fine della guerra in Ucraina.

Entrambi hanno come nemico comune quel Deep State che, irradiatosi da Davos (Svizzera), avrebbe come obiettivo il governo del mondo affidato ad un’oligarchia di “illuminati”. A tale progetto non sarebbero estranee potenti famiglie di finanzieri internazionali e, con loro, diversi leader: Macron, Scholz, Von der Leyen, Lagarde, Starmer, Trudeau, Obama, Biden, Harris.

L’obiettivo dichiarato di questi “illuminati” è il transumanesimo da realizzare attraverso una serie di passaggi.

Se analizziamo quanto accaduto negli ultimi anni ci accorgiamo che la strada intrapresa va in questa direzione: spiegare ai popoli europei che siano conquiste democratiche e per il loro bene l’aborto, l’eutanasia, allargare la Nato fino a guerreggiare con la Russia, nutrirsi di insetti, usare esclusivamente vetture elettriche, uccidere bovini perché produttori di CO2, comprendere che la religione è solo superstizione e soprattutto di avere fede nella scienza e nella tecnologia che presto porteranno a debellare la morte.

In realtà il disegno è ben diverso: dopo avere drasticamente ridotto la popolazione mondiale, la stessa verrebbe controllata con l’ausilio di tecnologie sofisticate, intelligenza artificiale compresa.

La concentrazione delle banche, delle industrie, l’Oms, i social media, la stessa Unione Europea con le istituzioni annesse mirano ad affidare il potere nelle mani di pochi. L’idea è di costruire una piramide sociale con un vertice il più possibile ristretto. Pochi, sopra, a decidere e gli altri, milioni di essere umani, sotto, costretti ad obbedire attraverso rigidi controlli.

Il modello cinese, non a caso, è stato lodato e indicato come esempio da seguire da Klaus Schwab, fondatore e presidente del Forum economico mondiale (WEF) di Davos.

In effetti in Cina la popolazione è strettamente controllata attraverso i telefoni cellulari connessi alla rete 5G e ad una miriade di telecamere installate ovunque.

D’altra parte i vertici di Pechino sanno benissimo che nessuna minaccia verrà mai a loro dall’esterno. Qualche cambiamento in Cina, se mai avvenisse, sarà sempre generato dall’interno. Da qui la preoccupazione dei governanti cinesi di garantire il benessere a quote sempre maggiori di cittadini proprio per evitare pericolose implosioni. La nomenclatura di Pechino non deve rischiare di perdere il benessere conquistato.

L’intesa tra Trump e Putin ha, sullo sfondo, il rapporto con il gigante cinese. Checché se ne dica i due Leader, russo e statunitense, sono comunque portatori di un medesimo modello di civiltà fiorito sui valori giudaico-cristiani per i quali è sacra l’individualità della persona. Trump appartiene alla galassia evangelica cristiana, Putin all’ortodossia cristiana.

Xi Jinping viceversa è espressione di una cultura in cui la sacralità è del gruppo e non della persona, che può quindi essere sacrificata per il bene collettivo.

Ecco perché la Cina ha potuto realizzare quel “miracolo” economico frutto di una mirabile fusione tra comunismo e consumismo. Una dittatura finalizzata a produrre, dove l’individuo è scartato quando non è più in grado di rendere.

Ci spiegano i sinologi che per il cittadino cinese oggi il valore supremo è il denaro con cui poter acquistare il maggior numero di beni e servizi. Da qui la spinta a lavorare senza sosta.

Insomma una perfetta sintonia di edonismo epicureo sarebbe alla base del successo economico-politico raggiunto dalla moderna Cina.

Si può davvero pensare che un simile modello di società sia nei progetti di Trump e di Putin?

Si crede sinceramente che i popoli europei ambiscano a diventare come i cinesi?

Nonostante imperversi ancora la narrazione dei media controllati dal Deep State, nel Vecchio Continente si allarga la convinzione che l’Unione Europea sia retta da leader opachi, autoreferenziali e indifferenti alle aspettative dei governati.

Trump e Putin stanno rovesciando l’Occidente oppresso da una narrazione che ha dimenticato Dio e che, come lucifero, immagina di poterlo sostituire eguagliandolo. Siamo nella totale psicopatia.

Didascalia: piramide come simbolo di stratificazione sociale (credit pixabay)

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