“Sabato 3 marzo, sono 15 anni dalla ratifica della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità in Italia una legge importante, un faro che guida tanti Paesi, tante amministrazioni, tutti i livelli istituzionali, ma soprattutto il mondo della disabilità e il mondo sociale. In questi 15 anni sono stati fatti tanti passi avanti, ma ancora tanti ce ne sono da fare. C’è da lavorare soprattutto insieme, come io spesso dico, anche con un’unica voce su alcuni dei principi fondamentali: l’accessibilità universale, il diritto di tutti alla piena partecipazione alla vita civile, sociale e politica dei nostri Paesi, il progetto di vita, che adesso con la legge delega andremo a introdurre nel nostro Paese, in termini di presa in carico della persona e di accompagnamento alla vita adulta, partendo dai desideri e dalle scelte della persona.
Un diritto fondamentale che deve essere garantito per rendere tangibile a tutti l’importanza della persona, non solo dal punto di vista della sua malattia, della sua disabilità, ma anche con il suo diritto di essere felice, quindi una presa in carico che sia sanitaria e assistenziale, ma anche per il rispetto del tempo ricreativo, affettivo, relazionale.
Tante cose ci sono ancora da fare insieme, tante le stiamo facendo, ma soprattutto dobbiamo andare avanti sempre più convinti e sempre più uniti”.