Coldiretti Lecco sui selvatici dopo la vicenda di Dongo

Un cinghiale che entra in casa di primo mattino, quasi all’ora di colazione, distrugge un salotto e minaccia un intero nucleo familiare, tra cui un bambino piccolo: “Quanto accaduto a Dongo ha il sapore dell’incredibile ma è purtroppo una vicenda vera al 100% e, spiace doverlo ancora una volta rimarcare, frutto del troppo immobilismo degli scorsi anni quando, a fronte delle nostre ripetute denunce, ben poco si è fatto per arginare le invasioni della fauna selvatica”. Lo rimarca il presidente di Coldiretti Como Lecco Fortunato Trezzi riferendosi al fatto di cronaca occorso nei giorni scorsi in Alto Lago, dove un ungulato è entrato in un’abitazione cercando di aggredire i presenti e distruggendo quanto poteva trovare sul suo cammino. “Fatto inedito e gravissimo: è assurdo che i cittadini debbano aver timore di lasciare aperta la porta di casa, in estate, per doversi difendere dai cinghiali: il tutto si aggiunge ai danni continui nei capi e agli incidenti causati a ripetizione dalla fauna selvatica. Davvero si è passato ogni limite di possibile sopportazione”.

Problemi che – spera Trezzi – “ci auguriamo possano essere risolti grazie anche alla cabina di regia annunciata dal Prefetto di Como dott. Andrea Polichetti, che si occuperà del problema selvatici e alla quale, ovviamente, per parte nostra non faremo mancare un apporto costruttivo e propositivo, a tutela di cittadini, agricoltori e territorio. Una recente ordinanza prevede infatti che i Prefetti, in accordo con il commissario straordinario alla PSA (peste suina africana), possano istituire, appunto, una cabina di regia per l’attuazione, in maniera coordinata con le istituzioni e gli enti territoriali, delle azioni previste dal “Piano straordinario di catture, abbattimento e smaltimento di cinghiali nel rispetto delle misure previste”.

Poche settimane fa, centinaia di agricoltori da tutte le province lombarde sono scesi in piazza davanti al Pirellone di Milano per denunciare con le loro dolorose esperienze una situazione fuori controllo che sta provocando problemi sanitari, sociali, economici e ambientali. Al fianco degli agricoltori anche sindaci ed esponenti delle istituzioni. La presenza dalle nostre province di Como e Lecco è stata massiccia, onde rimarcare la particolare incidenza del problema sul territorio lariano.

Gli animali selvatici trasmettono malattie, distruggono produzioni alimentari, sterminano raccolti, assediano campi, causano incidenti stradali con morti e feriti e si spingono fino all’interno dei centri urbani dove razzolano tra i rifiuti con pericoli per la salute e la sicurezza delle persone. E ora entrano anche in casa” rimarca Trezzi. “Lo ribadisco: siamo di fronte a una situazione che ha ormai oltrepassato il limite di guardia con gli agricoltori esasperati che, oltre ai cinghiali, devono fare i conti con le incursioni e le devastazioni provocate da altri selvatici e specie invasive: importante l’impegno assunto da Regione Lombardia per adottare il  piano straordinario per il controllo della fauna selvatica, così come abbiamo richiesto e ottenuto”.

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