Sono oltre 360 milioni i cristiani che sperimentano un livello alto di persecuzione e discriminazione a causa della propria fede, in pratica 1 cristiano ogni 7. Lo rivela la trentesima edizione della World Watch List (WWList), la lista dei primi 50 Paesi dove gli aderenti al cristianesimo sono più perseguitati curata da Porte Aperte Onlus/Open Doors. Editorialista: Don Lillo D’Ugo – Presbitero e teologo, è membro del Comitato di Redazione dell’Osservatorio Card. Van Thuan.
LeggiCategoria: Opinioni
Editoriale – L’Italia ripudia la guerra e la Chiesa prega per la pace
In occasione del capodanno ebraico Rosh ha Shanah 5785 – 2-4 Ottobre 2024 l’arcivescovo di Milano, Mario Delpini, ha inviato al rabbino capo di Milano, Alfonso Arbib, un messaggio augurale. Nel testo l’Arcivescovo sottolinea, tra l’altro, che «il 7 Ottobre, pochi giorni dopo la solenne ricorrenza, cadrà infatti il primo anniversario degli attentati terroristici che hanno sconvolto e segnato la vita di tante famiglie israeliane, innescando un conflitto che ancora non si spegne, e che anzi sembra ingrandirsi sempre più. Il clima che si respira a livello mondiale sembra avere…
LeggiSocial e minori, tra proibizionismo ed educazione
Quella del giusto rapporto fra social e minori è una grande sfida educativa per genitori e docenti. Editorialista: Don Marco Begato – Sacerdote e docente, è membro del Collegio degli Autori dell’Osservatorio Card. Van Thuan.
LeggiIsraele, si deve ancora sperare nella diplomazia…
Generale Giuseppe Morabito membro del Direttorio della NATO Defence College – Dobbiamo accettare in Occidente una triste realtà e cioè che dopo anni di accordi falliti e di scontri “occhio per occhio”, né gli israeliani né i terroristi di Hamas che controllano/controllavano Gaza credono che i loro avversari negozieranno in buona fede. Storicamente va accettato che l’ultima, migliore occasione per un piano di pace tra Israele e le autorità palestinesi si era presentata nel 2008. L’allora primo ministro israeliano Olmert sarebbe stato pronto a cedere territori in Cisgiordania e a consentire ad alcuni…
LeggiPer una via d’uscita allo Stato servile
Invito a partecipare al primo festival italiano sul Distributismo. Per maggiori informazioni cliccare qui. Editorialista; Don Samuele Cecotti Presbitero incardinato nella diocesi di Trieste, è il vicepresidente dell’Osservatorio Card. Van Thuan.
LeggiEditoriale – Con un missile ipersonico su Israele l’Occidente è avvisato
Sabato pomeriggio, 14 Settembre, il Terzo canale della Rai ha mandato in onda “Presa diretta” una lunghissima trasmissione nella quale è stato messo in evidenza che Paesi, fino a ieri neutrali come Finlandia e Svezia ed altri come Polonia e Repubbliche Baltiche, si stiano preparando alla guerra contro la Russia. I media mainstream che fanno riferimento ai democratici statunitensi e all’attuale maggioranza che governa l’Europa, da mesi, si sforzano di convincere l’opinione pubblica che occorre alzare lo scontro dando all’Ucraina missili in grado di colpire in profondità la Russia. Inglesi…
LeggiCorridoio Filadelfia e non solo… la tregua passa da qui
Generale Giuseppe Morabito membro del Direttorio della NATO Defence College – Il “Corridoio Filadelfia (Philadelphi Corridor)” è il nome in codice dato dall’esercito israeliano ai 14 chilometri lungo confine, tra la Striscia di Gaza e l’Egitto, che si estende a sud-est del Mar Mediterraneo. Fino al 2005 Israele la considerava parte della Striscia di Gaza. Tuttavia, dopo la completa evacuazione da Gaza nel 2005, Israele aveva sgomberato anche questo confine. Da allora, fino all’attuale conflitto tra Israele e Hamas, il territorio è stato controllato per due anni dall’Autorità Palestinese e poi dallo stesso…
LeggiLa guerra dei social
Il controllo dell’informazione è essenziale per orientare i comportamenti nella direzione voluta: non possono essere tollerate voci dissonanti. Dopo la quasi totale “normalizzazione” dei media mainstream, le liberal-democrazie occidentali stanno accentuando la guerra ai social media, col pretesto di contrastare “misinformation”, “disinformation”, “hate speach” e “fake news”. L’epicentro è il mondo “liberal”, che si riconosce principalmente nel Partito Democratico statunitense e nell’establishment liberale, socialista e verde che sostiene la Commissione von der Leyen. Ciononostante ci sono ancora spazi di libertà: usiamoli.Per approfondimenti, cfr. Maurizio Milano, Il pifferaio di Davos. Il…
LeggiEditoriale – Senza Dio il mondo è un’inferno
Mentre il mondo attende di conoscere chi sarà il nuovo presidente degli Stati Uniti, in Ucraina e a Gaza si continua a morire. Se non si chiudono le due guerre c’è il rischio che il conflitto tra Russia e Nato si allarghi ad altre aree. Quella dell’umanità è una storia striata di sangue. Di generazione in generazione gli uomini si uccidono, per la gioia di pochi e la desolazione di molti. Le guerre non avvengono mai per caso. A provocarle sono sempre coloro che, attraverso di esse, sanno (o sperano)…
LeggiNazioni Unite fondamentale l’adesione di Taiwan
Pubblichiamo lettera del Direttore Generale dell’ufficio di rappresentanza di Taipei – ufficio di Milano, Riccardo tsan-nan LIN, in occasione della 79ª Assemblea Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite che inizierà oggi, martedì10 Settembre presso la sede a New York. La 79ª Assemblea Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite inizierà il 10 settembre 2024 presso la sua sede a New York, con i dibattiti generali previsti dal 24 al 28 settembre e il 30 settembre. Il tema del dibattito generale di quest’anno è “Non lasciare indietro nessuno: promuovere insieme la pace, lo sviluppo sostenibile…
LeggiL’Osservatorio ricomincia!
Ricominciano le attività, le iniziative e le scuole dell’Osservatorio. Per saperne di più vi invitiamo a vistare il sito ufficiale (in particolare la barra laterale di destra): https://vanthuanobservatory.com/ Editorialista Stefano Fontana Filosofo giornalista e saggista, è il direttore dell’Osservatorio Card. Van Thuan.
LeggiEditoriale – Il suicidio dell’industria tedesca
Pensavamo che il harakiri fosse una pratica tipicamente giapponese, scopriamo invece che è in uso anche in Germania, visto come la sua classe politica (guidata prima da Merkel e poi da Scholz) è riuscita a suicidare il Paese. Avere assecondato l’ideologia green ed essersi supinamente schierati con gli Usa per allargare la loro influenza fino al confine con la Russia non ha pagato; anzi ha creato una serie di grossi guai. La chiusura di uno stabilimento della Volkswagen e gli annunciati analoghi provvedimenti presi da altre case automobilistiche tedesche dimostrano…
LeggiCome ripensare la democrazia oggi
Offriamo una riflessione sull’argomento della democrazia nel nostro tempo, redatta da Mons. Ettore Malnati, che ringraziamo per la gentile concessione Volendo approfondire la tematica dove si sottolinea che la pace si costruisce lottando contro la discriminazione, ho riletto “La democrazia comincia a due“(Bollati Boringhieri, 1994) di Luce Irigaray, filosofa francese. In questo scritto ella dichiara che una coesistenza pacifica deve passare attraverso un ripensamento del concetto di democrazia. La logica da cui parte la filosofa Irigaray nella sua speculazione, è l’osservazione del mutamento della realtà contemporanea: cioè la dignità della…
LeggiTurchia nel BRICS. L’azzardo calcolato di Erdogan…
Generale Giuseppe Morabito membro del Direttorio della NATO Defence College – La Turchia, un membro chiave della NATO (ha il secondo esercito per numero di elementi dell’Alleanza) ha appena scosso l’ordine geopolitico globale con una sorprendente richiesta di adesione al blocco BRICS, un’alleanza economica e politica dominata militarmente dal potere nucleare della Russia ed economicamente dalla Cina Popolare. Questa iniziativa rappresenta un passo decisivo nella discutibile strategia diplomatica di Ankara che era tradizionalmente ancorata a forti alleanze occidentali. Il presidente turco Erdoğan (definito a suo tempo un dittatore dall’ex Presidente del Consiglio italiano…
LeggiFamiglia e lavoro: armonizzare, non “riconciliare”
I governi promettono da anni politiche per “riconciliare” la famiglia con il lavoro, ma sono promesse che non possono essere mantenute, perché partono dal presupposto sbagliano che essi siano l’una contro l’altro, perciò si parla di “riconciliazione”. Solo la Dottrina sociale della Chiesa può armonizzare la vita familiare e l’attività lavorativa, perché Essa insegna che il lavoro è in funzione della famiglia e non viceversa. Editorialista: Marco Ferraresi – Giurista del lavoro e membro del Collegio degli autori dell’Osservatorio Card. Van Thuan.
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