Cas Cremeno accoglienza diffusa con vera integrazione

Pubblichiamo nota in merito al Centro di Accoglienza Straordinario di Cremeno con dichiarazioni del Consigliere di Regione Lombardia Giacomo Zamperini

Il Consigliere Regionale di Fratelli d’Italia, Giacomo Zamperini, torna sul tema del Centro di Accoglienza Straordinaria di Cremeno, che attualmente ospiterebbe oltre un centinaio di persone. “Apprendiamo con soddisfazione le dichiarazioni del Prefetto – commenta Zamperini – che ci rassicura sul fatto che le presenze effettive siano stabilmente al di sotto della capacità ricettiva della struttura. Questo non toglie l’importanza delle segnalazioni preoccupanti che ci arrivano dal territorio. Ma quante sono realmente gli stranieri ospitati? Quanto è funzionale come modello? Dopo dieci anni di esistenza di questo luogo che ha letteralmente trasformato la vita della comunità locale, possiamo ancora parlare di temporaneità e straordinarietà?”

“In un comune piccolo e tranquillo come Cremeno – continua Zamperini – non è possibile pensare che possano coesistere circa 1700 residenti con una presenza così massiccia ed ingombrante di richiedenti asilo. Inoltre, vista la mancanza di servizi di prossimità, è inevitabile una difficile convivenza con le persone migranti e di conseguenza, una diminuzione dell’inclusione sociale di questi ultimi sul territorio, a discapito di tutti. Gli ospiti della struttura, pur di non rimanere isolati, si recano in città utilizzando mezzi pubblici, per i quali, pare che spesso non paghino il biglietto. Infatti, sembrerebbe che lo stesso titolo di viaggio venga usato più e più volte, e che addirittura venga contraffatto.”

“Bisogna monitorare la situazione e tenere alta l’attenzione – conclude Zamperini – perché centri di accoglienza come quello di Cremeno, non rappresentano probabilmente il miglior modo di fare integrazione e rischiano di essere delle polveriere pronte ad esplodere. Per questo, a stretto giro chiederò alla Prefettura di poter fare un nuovo sopralluogo accompagnato dagli amministratori locali e dalle altre istituzioni coinvolte. Spesso e volentieri, purtroppo, leggiamo di notizie come quella di oggi a Lecco, dove un giovane straniero, irregolare sul territorio nazionale e considerato socialmente molto pericoloso, è stato arrestato per tre rapine in stazione e in piazza Cappuccini. Cosa ci faceva questa persona ancora a piede libero? È questa la domanda che legittimamente ci poniamo assieme a numerosi cittadini lecchesi. Ringraziando le Forze dell’Ordine per il loro straordinario lavoro, non si può però fare finta di non vedere quale sia il problema di sicurezza legato a queste persone che in Italia non divrebbero proprio stare.”

“Oltre che fermare le partenze di chi non ha diritto ad entrare in Italia illegalmente, andrebbero privilegiate reti di accoglienza diffusa, che facciano integrazione per davvero, garantendo un’efficace presa in carico sul territorio ed una gestione ordinaria, anche delle diverse forme di fragilità e che soprattutto, come nel caso di Cremeno, tengano in considerazione la proporzione di persone accolte rispetto al numero di residenti.”

Nella foto: visita al CAS di Cremeno del 29/05/2023, con il sottoscritto ed il Sottosegretario di Stato all’Interno, Nicola Molteni.

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