Carriera Alias nelle scuole maggior chiarezza e buonsenso

In netto aumento le scuole lombarde che scelgono di inserire nel proprio regolamento la carriera alias. Sarebbero 57, ben 24 in più rispetto alle 33 dello scorso settembre. Al liceo Boccioni di Milano sono già attivi bagni e spazi “no gender”. Una conquista secondo il mondo LGBT, inutile ideologia secondo il Consigliere Regionale FDI Giacomo Zamperini, che ha così commentato.

«Non vedo alcun progresso o conquista di libertà nell’introduzione della c.d. carriera alias per gli studenti minorenni nelle scuole. In un’età così delicata, senza alcun percorso di transizione, autodeterminare il proprio genere a piacimento, senza limiti o necessario supporto medico e sostegno psicologico, può essere potenzialmente dannoso. Nelle nostre scuole vengono creati degli spazi di intimità, dove adolescenti si possano trovare assieme senza alcuna distinzione, senza alcun rispetto per le differenze di genere. Questa inutile ideologia, alimentata dalla propaganda gender della lobby LGBT, genera un caos senza regole e senza confini. Fino a che punto vogliono spingersi? Quando si fermeranno?» domanda il Consigliere Regionale.

«Ora più che mai, serve fare chiarezza per contrastare chi impone prepotentemente a tutti, senza alcuna condivisione, di rispettare queste scelte ideologiche, nella convinzione di tutelare un disagio, ma che invece ottiene l’effetto opposto, banalizzando la disforia di genere e soffocando un’esigenza reale per la quale è necessario un sostegno autentico e non propagandistico. Occorrono regole di buonsenso per evitare un caos dove ognuno si muove in ordine sparao, nel sacrosanto rispetto dell’autonomia scolastica. Siccome si dice che chi tace acconsente, noi non resteremo in silenzio.»

Condividi:

Post correlati