Acqua in vino

Non hanno vino, dice Maria a Gesù. Lo ripete anche oggi: non hanno vino, i tuoi non hanno vino. Le loro giornate sono piene fino all’orlo come le grandi anfore a Cana. Ma è acqua, non vino. Non hanno vino perché non non sanno cercarlo, non sanno salvare un tempo per Dio nella loro giornata. Ritagli, gli danno solo ritagli di tempo. Sempre più piccoli, sempre più rari. Una goccia di vino dispersa in centinaia di litri d’acqua. Tutto qui. Fanno grandi propositi, partono bene, resistono un po’ di tempo ma poi si annacqua…

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L’agricoltura ha celebrato Sant’Antonio Abate

 La Fattoria Italia rappresenta oggi uno straordinario patrimonio del Paese in termini economici e ambientali, con 5,8 milioni di mucche, vitelloni e vitelli e bufale, 5,6 milioni di pecore e capre, 8 milioni di maiali, ma anche 11 milioni di conigli, quasi mezzo milione tra cavalli e asini e 150 milioni di polli. Ad affermarlo è la Coldiretti, in occasione della festa di Sant’Antonio Abate, patrono degli animali, con asini, cavalli, mucche, pecore e conigli portati a San Pietro assieme all’Aia, l’Associazione Italiana Allevatori. Un appuntamento che in tutta Italia,…

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Seguimi

Forse una delle imprese più ardue è correggere un linguaggio appresso in modo errato. Ci hanno insegnato che i ladri rubano, gli assassini uccidono e i drogati si drogano. Così diciamo semplicemente “ladro” anziché “uomo che ha rubato”, “pedofilo” e non “uomo che ha commesso atti di pedofilia”, “prostituta” invece di “donna che si prostituisce”. Non ce ne accorgiamo ma, parlando così, identifichiamo il peccato col peccatore, la malattia col malato, il mestiere con chi lo svolge. Se dunque uno si dovesse prendere un caffè con un uomo che ha commesso…

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L’ amica

Cos’è l’amicizia se non questo? Caricarsi in spalla l’amico, così com’è, e fare di tutto perché si rialzi. Ed è solo quando si è pesanti che si capisce chi ti è davvero amico e chi invece ti amava solo quando eri leggero, interessante e piacevole. Che siano malattie o peccati a renderci brutti non fa molta differenza. Così come il vero amico non ne fa. Ti ama sempre così come sei, bloccato nei tuoi mali e, senza che tu lo sappia, prega per te portandoti ai piedi di Gesù sicuro…

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Una forza

Non dev’essere stato facile. Non c’era una fine. Parole, guarigioni, pane, più né dava più tornavano. Lui tentava di limitare la cosa, giungeva anche a imporre ai guariti di non dirlo a nessuno e far passare le guarigioni come miracolo direttamente venuto da Dio: Vai al tempio e mostrati al sacerdote. Ma di lui si parlava sempre di più. E allora lui pregava sempre di più. Sapeva che ogni possibilità era da Dio e che solo una connessione costante e totale con Lui poteva consentirgli di fare l’impossibile. Più i bisogni della gente premevano, più pregava. Più pregava,…

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Fino ai confini

Ritornò in Galilea, dopo essere stato quaranta giorni nel deserto tentato da Satana. Dai deserti della vita, dai periodi di forti prove, si può uscire distrutti e sfiduciati, carichi di rabbia e infastiditi da tutto. Si può anche tornare con le idee più chiare, con delle decisioni prese dopo aver visto con nitidezza. Gesù scelse i poveri, i prigionieri, i malati e gli oppressi della vita. Decise di dedicarsi anzitutto a loro, sollevandoli dai pesi e alleviandoli dal male. Avrebbe potuto scegliere di evangelizzare direttamente i sacerdoti o la corte di Erode o i gruppi…

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E Dio disse

Torna la prima pagina del vangelo di Giovanni. Torna con la misteriosa espressione: in principio. Non all’inizio, non tanto tempo fa, ma in principio. La stessa parola con cui inizia la Bibbia, il libro della Genesi: in principio Dio creò il cielo e la terra. Impariamo a declinare al presente e capiremo cosa significa in principio. Dio crea cielo e terra. Il verbo è Dio e tutto è fatto per mezzo di lui. Tutto accade in questo istante perché Dio lo dice adesso (il verbo è Dio). Dio è al principio di ogni cosa esistente. Dio disse. E dice ancora. Dice ora……………https://lalocandadellaparola.com/2025/01/05/in-principio/

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Dove?

Ieri, quando stavo leggendo questa pagina di vangelo, mi trovavo esattamente qui, in riva al lago e, guardando l’orologio, ho sorriso: erano circa le quattro del pomeriggio. Ho quindi scattato questa semplice foto per voi. Andrea, l’amico ed il fratello Simone non avevano il telefono né l’orologio. Eppure ricordarono tutta la vita quel momento: erano circa le quattro del pomeriggio. Ci sono incontri che ci hanno cambiato la vita, sguardi che non ci hanno lasciato andare via uguali. Ci sono domande che, costringendoci a rispondere, ci hanno dato una svolta. Vivere l’incarnazione in questa…

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Chi sono?

Ciò che Giovanni ci diceva ieri, che cioè non conosciamo Gesù né Dio che vive in noi, lo diceva per esperienza personale. Io non lo conoscevo, ci dice infatti oggi. Certo, lo conosceva prima ancora di venire alla luce, come ci racconta il vangelo di Luca. Anche noi conosciamo da tempo molte persone, da tutta una vita chi vive con noi e abbiamo messo al mondo. Ma non basta. Dobbiamo chiedere a Dio Spirito Santo di aprirci gli occhi e il cuore per conoscere e riconoscere la sua stessa presenza nelle altre…

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Famiglia santa

Certo, a vederli nella nicchia dei santi o nella perfezione del presepe verrebbe da invidiarli. Nelle nostre famiglie la vita non è così armonica. Ognuno ha i suoi guai, più o meno gravi, le sue ferite magari impossibili da sanare. Questa pagina ci consola e normalizza l’idea astratta che abbiamo della santa famiglia. Insomma, erano come noi, con momenti di intesa e altri di incomprensione. Di certo però si amavano. Un amore forte, perché sempre continuamente scelto e riscelto. Era come se Maria e Giuseppe si sposassero di continuo, ogni…

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Innocenti

Alcune pagine di vangelo sono difficili da immaginare, altre più facili. Moltiplicare il pane, camminare sul lago, sanare un lebbroso, come rappresentarle nella mente? La pagina di oggi invece la troviamo in foto su internet. Sono migliaia di scatti, così tanti che non ci fanno più né caldo né freddo. Bimbi migranti annegati, bimbi morti a Gaza, a Kiev, o bimbi zombie che attendono la morte per fame. Io stesso, sul canale Facebook che uso con Timor, vedo spesso foto di genitori in pianto che stringono tra le braccia un…

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In corsa

Poco prima di Natale avevamo incontrato Maria che in fretta raggiungeva Elisabetta. Oggi siamo al capo opposto dei racconti, alla fine del vangelo di Giovanni che oggi festeggiamo. E siamo di nuovo in corsa. Corre Maddalena, corre Pietro, corre più veloce Giovanni. Il vangelo è una corsa, è una luce, un’energia. È un seguire Gesù oggi, adesso, senza attendere tempi migliori perché è sempre il momento giusto per scendere dal divano e rimettersi a seguire il Maestro. Senza mai scoraggiarsi, senza mai ritirarsi, sempre ricominciando. Attenzione però: il vangelo è una corsa ma non è una gara. Nessuno perde.…

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Con calma

Non è una svista, forse è una coincidenza liturgica: questa domenica si legge lo stesso vangelo di ieri. Ma noi al caso non crediamo e la prendiamo come segno: bisogna fermarsi ancora su una pagina che ci parla di fretta. Non va letto in fretta il vangelo, è stato scritto con estrema calma. In fretta però si deve aprirlo, senza esitare, senza rinviare. Perché ciò che si rinvia non lo si farà mai più, che sia parlare, perdonare, pregare o fare un dono. Sì, la vita è un po’ come la notte di Natale. I…

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In fretta

Maria si alzò e andò in fretta. Una gran fretta avvolge sempre questi giorni che precedono il Natale. Ogni anno arriviamo stremati alla grotta di Betlemme, irritati e stufi delle corse, del traffico impazzito, del parcheggio impossibile. “Buon Natale” è sostituito da “con calma dopo le feste”, come se le feste fossero peggio del lavoro. Maria andò in fretta, alla faccia di chi da sempre la dipinge immobile, impassibile persino nel parto del presepe. Andò in fretta ma non andò nervosa. Andava in fretta a trovare Elisabetta. Non le disse “ci sentiamo con più calma” ma con calma la…

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