A Palazzo Pirelli convegno su sicurezza, disagio aree metropolitane e coesione sociale

L’assessore regionale alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità, Elena Lucchini, ha partecipato all’Auditorium Gaber di Palazzo Pirelli all’evento ‘Il disagio delle aree metropolitane. Tra esigenze di sicurezza e coesione sociale’. Organizzato dalla Direzione Nazionale Siap – Sindacato Italiani Appartenenti Polizia, l’incontro è stato l’occasione per approfondire le criticità e i rischi di marginalità nelle periferie urbane con una declinazione non solo legata ai temi della sicurezza, ma attenta anche agli aspetti di inclusione sociali.

“Grazie al protocollo d’intesa tra Regione Lombardia, Prefettura di Milano e Ufficio Scolastico Regionale – ha affermato Lucchini – abbiamo stanziato 3,7 milioni di euro per sviluppare piani di azione territoriali finalizzati allo sviluppo e al consolidamento in ambito scolastico di buone prassi per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni legati alle diverse forme di dipendenza, come bullismo e cyberbullismo, per la promozione della legalità. Solo la leale e intensa collaborazione tra istituzioni e forze dell’ordine potrà permetterci di investire sui giovani e sulla prevenzione”.

I Piani d’azioni illustrati dall’assessore Lucchini rappresentano la cornice di riferimento caratterizzante il complesso sistema di politiche regionali rivolte ai minori e agli adolescenti in situazioni di disagio, finalizzati a garantire integrazione e complementarità tra servizi e interventi anche in ottica di potenziamento e di appropriato utilizzo delle risorse.

Ad oggi sono stati approvati tutti i piani con capofila le Ats territorialmente competenti e con il coinvolgimento diretto delle Prefetture, delle ASST, delle Scuole e dei soggetti del terzo settore.

“I Tavoli provinciali – ha sottolineato l’assessore Lucchini – favoriscono il raccordo tra le diverse linee di intervento messe in atto con particolare riferimento alle Forze dell’Ordine e alla Polizia Locale. Inoltre, al fine di favorire il più ampio confronto, abbiamo coinvolto le Asst, gli ambiti territoriali, le istituzioni scolastiche e del terzo settore, le associazioni di volontariato, gli oratori, associazioni sportive dilettantistiche, altri soggetti di promozione dell’associazionismo locale, oltre a consulte studentesche e giovanili presenti sul territorio. Un investimento sui ragazzi per prevenire i rischi di disgregazione sociale”.

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