Nel Lario sempre più agriturismi bike-friendly

Sono oltre 500 gli agriturismi che si trovano nelle zone montane della Lombardia e, nelle due province di Como e Lecco sempre più apprezzati da una clientela internazionale: strutture che danno vita a una rete di ospitalità contadina con servizi di alloggio, ristorazione e attività ricreative per i tanti turisti e appassionati che ogni anno frequentano le montagne della nostra regione. È quanto rimarca Coldiretti Como Lecco, su dati Istat, mentre con la “Giornata regionale per le montagne”, domenica scorsa (7 luglio) si è dato idealmente il “la” al cuore di una stagione turistica che  vede sempre più bikers scegliere le riviere lariane come meta per coniugare il turismo sulle due ruote alla gastronomia rurale da riscoprire, appunto, in agriturismo.

Strutture che rappresentano luoghi ideali per uno o più giorni di vacanza tra enogastronomia, natura e benessere, all’insegna di una modalità di turismo lento e sostenibile, che va alla scoperta del territorio montano e delle sue bellezze paesaggistiche, architettoniche e culturali anche attraverso esperienze e iniziative proposte dagli stessi agriturismi.

Le province di Como e Lecco offrono diversi itinerari da percorrere in bici che valorizzano la scoperta di un entroterra che, dai laghi, si spinge fino agli alpeggi in quota: sono parte di un sistema lombardo dove le aree montuose rappresentano in totale il 40,5% del territorio, mentre quasi il 30% del flusso annuo di turisti negli esercizi ricettivi, interessa le località montane.

L’agriturismo – spiega Terranostra – è la struttura turistica più integrata nel territorio montano, del quale segue i ritmi con l’attività di coltivazione e di allevamento e ne tutela l’identità anche nell’offerta enogastronomica, dai formaggi ai salumi fino ai vini.

Per godere della bellezza della montagna – conclude la Coldiretti interprovinciale attraverso il presidente Fortunato Trezzi – occorre quindi ricordare e sostenere il ruolo svolto in questo ambiente dall’agricoltura e dall’allevamento, che ne assicura la vitalità e ne disegna le forme ed i colori, mettendo in atto azioni e strategie per scongiurare il pericolo dell’abbandono delle aree montane”.

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