Piano socio-sanitario regionale maggiore attenzione per sanità di montagna e aree interne

“Viene oggi restituita centralità ai piani assistenziali individualizzati, alla prevenzione, primaria e secondaria, all’aumento delle campagne di screening, alla telemedicina, senza dimenticare una nuova e coraggiosa spinta verso le cure palliative, la terapia del dolore, il sostegno alla natalità ed il benessere degli animali d’affezione.”

Così il Consigliere Regionale Giacomo Zamperini, Presidente della Commissione Montagna e Rapporti con la Confederazione Svizzera – “Fondamentale è stato dare maggiore attenzione alla Sanità di Montagna, concentrandosi sulle Aree Interne ed i territori di confine, in quanto, pur se meno popolosi, hanno delle specificità che non potevano essere poste su un piano secondario. Un sostegno concreto alla medicina di prossimità ed ai medici di famiglia risponde in modo efficace a queste necessità. In tale ambito, con l’autonomia differenziata, si potrà contare su interventi mirati nelle specialità sanitarie socio assistenziali necessarie alla cura del territorio e dei cittadini lombardi. Serve ridare con forza dignità a coloro che scelgono eroicamente di continuare a lavorare nei presidi che operano con il servizio sanitario nazionale senza optare per una legittima fuga all’estero, non soltanto verso la vicina Confederazione Svizzera ma anche a migliaia di chilometri di distanza, dove gli stipendi sono più alti e il welfare aziendale più gratificante. Bene l’istituzione dell’Osservatorio delle diseguaglianze sanitarie ed i progetti di rigenerazione urbana degli oltre 100 immobili dismessi o sottoutilizzati, di proprietà delle ASST, ATS e IRCCS, favorendo così piani di housing sociale che possano dare sostegno abitativo al personale sanitario.”

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