Su sanità e guerra il Pd ha poche idee ma confuse

Il programma del Partito Democratico per le elezioni europee del 2024, intitolato “L’Europa che vogliamo,” mette in luce alcune priorità fondamentali che mirano a migliorare la qualità della vita dei cittadini. Tra queste priorità spicca l’introduzione di un salario minimo europeo, che garantirebbe una retribuzione dignitosa a tutti i lavoratori, indipendentemente dal paese in cui risiedono.

Inoltre, il programma prevede il rafforzamento del sistema sanitario nazionale, con l’obiettivo di garantire cure di alta qualità e accessibili a tutti, riducendo le disparità esistenti tra le diverse regioni. Infine, il Partito Democratico si propone di promuovere un’Europa più solidale e coesa nell’affrontare la questione migratoria, cercando soluzioni condivise e sostenibili che rispettino i diritti umani e promuovano l’integrazione.

La Schlein nel suo programma propone una maggiore inclusione per le famiglie non tradizionali, rendendo prioritario il riconoscimento e il supporto di tutte le forme di famiglia. Inoltre, si impegna in modo costante nella lotta contro la violenza di genere, promuovendo politiche di prevenzione e sostegno alle vittime, con l’obiettivo di creare una società più giusta e sicura per tutti.

Argomenti di enorme rilevanza per ciascun cittadino, sia italiano che europeo, sono sempre al centro delle discussioni. Immaginare di vivere in un’Europa che sia più inclusiva, pacifica e dotata di un sistema sanitario efficiente e dedicato al benessere del cittadino sarebbe davvero un paradiso. Una società dove ogni individuo possa sentirsi valorizzato, rispettato e parte integrante della comunità.

Approfondendo i punti più significativi del programma, quelli che suscitano maggiore interesse e preoccupazione tra la maggior parte degli italiani, emerge un dettaglio rilevante a pagina 16. In questa sezione si può leggere qualcosa di particolarmente interessante:

A pagina 16 del programma si legge: “L’Europa che vogliamo considera la sanità pubblica un bene comune irrinunciabile e si fa carico dei bisogni di salute e di cura di tutte e tutti”. Tuttavia, leggendo l’intero documento, non si trova alcuna proposta concreta che renda effettivo quanto dichiarato dal segretario del Pd. È lecito chiedersi, osservando che solo una pagina su 48 è dedicata a un tema così complesso, cosa abbia realizzato il Partito Democratico in materia di sanità durante i governi Conte II e Draghi dal 2019 al 2022. Quali progetti o iniziative intendono portare avanti in Europa in ambito sanitario, considerando che il programma non ne fa menzione? Come possono sperare di essere credibili e persuasivi in Europa se non hanno mai attuato nulla di significativo a livello nazionale?

Ciò solleva ulteriori dubbi sulla coerenza e trasparenza degli impegni del Partito Democratico. Come intendono affrontare le sfide sanitarie a livello europeo se non hanno dimostrato un impegno concreto e tangibile nel proprio Paese? È essenziale che il partito fornisca dettagli chiari e specifici sulle loro strategie future; altrimenti, rischiano di perdere credibilità sia tra gli elettori italiani che tra i partner europei. La mancanza di azioni concrete e visibili nel settore sanitario non può essere ignorata, specialmente alla luce delle promesse fatte nel loro programma elettorale e delle aspettative create tra i cittadini.

Nel capitolo intitolato “Progetto di Pace,” Schlein discute approfonditamente le guerre in Ucraina e in Medio Oriente. Sostiene con forza che l’Europa è fondamentalmente un progetto di pace e che ora è giunto il momento di recuperare pienamente il senso della sua storia, per assumere un ruolo di potenza globale a tutti gli effetti. Questo obiettivo può essere raggiunto favorendo la convivenza pacifica tra i popoli, garantendo la sopravvivenza del pianeta e promuovendo un ordine internazionale basato su regole condivise e rispettate da tutti. Si impegna fermamente per la creazione di Corpi Civili di Pace europei e sostiene con convinzione la necessità di una difesa comune integrata per l’intero continente. Schlein dichiara: “Vogliamo un’Europa che non solo continui a sostenere la resistenza del popolo ucraino di fronte all’aggressione russa, ma che al contempo si impegni con ogni possibile sforzo diplomatico e politico per creare le condizioni necessarie alla cessazione del conflitto, al fine di costruire una pace che sia giusta, sicura e sostenibile nel lungo termine.”

In merito alla questione della pace in Medio Oriente, Schlein esprime una ferma condanna per l’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre e afferma: “Dobbiamo denunciare con la stessa risolutezza e chiarezza le violazioni del diritto internazionale umanitario commesse dal Governo di Netanyahu.” Schlein sottolinea l’importanza di affrontare queste tematiche con decisione per garantire una risoluzione duratura e giusta.

Il programma elettorale non offre soluzioni concrete né una visione chiara su due temi cruciali come Sanità e Pace, lasciando irrisolti i problemi che più preoccupano gli italiani. La mancanza di proposte dettagliate e di una strategia ben definita in questi ambiti fondamentali rischia di compromettere la fiducia degli elettori e di aggravare ulteriormente le difficoltà già esistenti.

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