Cei: creare ponti tra le religioni e diverse culture

A partire dall’entusiasmo, dalla creatività e operosità dei giovani. Il messaggio è emerso forte e chiaro nel corso del convegno “Domine, quo vadis?” che si è tenuto a Sacrofano ed è stato promosso dal Servizio nazionale per la pastorale giovanile.

Vi hanno partecipato esponenti degli anni verdi di ogni confessione religiosa, dal cattolicesimo e dall’ebraismo all’islamismo, dall’induismo al buddhismo sino ad altre confessioni cristiane.  “I giovani – spiega la Cei in una nota- si sono ritrovati con gli incaricati diocesani e regionali, i collaboratori dell’equipe, i responsabili di pastorale giovanile di associazioni, movimenti, aggregazioni e congregazioni religiose e secolari maschili e femminili per pregare insieme, nell’ottica di un impegno comune a favore delle nuove generazioni”. 

Don Riccardo Pincerato, responsabile del Servizio nazionale per la pastorale giovanile, ha osservato che “bisogna creare reti per stare accanto al mondo giovanile, per accompagnarlo e incoraggiarlo”.  E, per monsignor Dario Olivero, vescovo di Pinerolo nonchè presidente della Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo, “dobbiamo imparare a stare in modo nuovo nello spazaio laico per umanizzarlo”.

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