Joseph Bernardin

“Joseph Bernardin” il libro scritto da Paolo Magagnotti (edizioni Reverdito) racconta la vita del cardinale Bernardin, Arcivescovo di Chicago. Nelle pagine del libro si percepisce come Magagnotti attinge, nel descrivere la ricca ed articolata vita del Cardinale, dalla sua esperienza personale vista l’amicizia che legava i due personaggi.

Entrambi condividevano le origini trentine che hanno contribuito a definire la personalità al pari degli anni dell’infanzia trascorsi dal Cardinale Bernardin nel sud degli Stati Uniti.

La missione di Joseph Bernardin, come sacerdote, vescovo e cardinale, fu quella di portare il messaggio di Gesù Cristo nel mondo che appariva ai suoi occhi in difficoltà e sofferente.

Il periodo in cui il cardinale Bernardin svolge la propria missione evangelica è quello che segue al secondo Concilio Vaticano alla fine del ventesimo secolo, un periodo di grandi cambiamenti per la Chiesa e per il mondo. Sono numerosi i Vescovi che la Diocesi di Trento ha dato al mondo; come ricorda Luigi Bressan, Arcivescovo di Trento, negli anni della sua gioventù era attento alle prese di posizione in ambito ecclesiale e civile di Bernardin; un esempio le idee espresse nei confronti del possesso e dell’impiego delle armi nucleari che riteneva immorali ed era favorevole anche ad un disarmo unilaterale.

La vita del Cardinale si è plasmata attraverso numerose difficoltà come l’inserimento di una famiglia di immigrati nella società americana, la Seconda Guerra Mondiale, il Concilio Vaticano II, il 1968, le nuove tecnologie, il pacifismo, la Dottrina Sociale della Chiesa.

Bernardin fu maestro di comprensione senza rinunciare a proclamare la Fede. Non era uomo del passato ma al contrario proteso al futuro. Fu un uomo attendo al suo Ministero prima parrocchiale e poi episcopale, testimonianza di una Fede solida animata dalla preghiera che la sostenuto anche nei momenti difficili; capace di perdonare e di affermare che anche la sofferenza non porta con sé solo distruzione ma anche fonte di bene.

Il Cardinale Joseph Bernardin in tutta la sua missione pastorale rimase sempre fedele a se stesso portando con sé quell’anima trentina che gli ha dato i natali nonché l’educazione religiosa.

Un immigrato speciale che ha saputo essere costruttore di pace e di progresso che ha creduto nella fede che definiva “il lievito che solleva la società e rende l’esistenza ricca di frutti”.

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