A Lecco, giovedì 9 Maggio, in occasione della “Giornata per l’Europa” al Politecnico di Milano – Polo territoriale di Lecco è stata inaugurata la mostra su Alcide De Gasperi
Il 9 maggio è la Giornata per l’Europa e si ricorda la data di inizio del percorso che nel 1950 – con la dichiarazione dell’allora ministro degli Esteri francese Robert Schuman per la costituzione della
Comunità Economica per la produzione del Carbone e dell’Acciaio fra Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi e Belgio – ha portato a quella che si chiama oggi “Unione europea” fra
27 nazioni.
Prendeva così forma il sogno di Konrad Adenauer, Alcide De Gasperi e appunto Robert Schuman di dar vita ad un Europa unita. In questi giorni abbiamo proposto la Mostra “Unione Europea, storia di un’amicizia” in prossimità della prossima scadenza elettorale per il rinnovo del Parlamento Europeo, convinti che l’iniziativa di Adenauer, De Gasperi e Schuman, mossi nel loro impegno politico dagli insegnamenti della Dottrina Sociale della Chiesa, abbia dato all’Europa 70 anni di democrazia, sviluppo e pace come mai era stato possibile in passato, fino a riconoscerle il premio Nobel per la pace.
Il loro progetto non si è completamente realizzato e oggi molte sono le obiezioni e le incoerenze nella sua attuazione, ma interromperlo sarebbe un grave errore per il bene del nostro continente e dei nostri popoli.
Ci sentiamo totalmente appartenenti alla storia che ha formato ed educato i padri fondatori e sentiamo oggi la responsabilità di operare perché la loro idea ed il loro impegno per un’Europa unita non vada
perso e sia portato a compimento.
A conclusione di questa iniziativa che ci ha visto operare insieme, facciamo quindi nostro l’appello per una politica europea di pace che hanno lanciato nei giorni scorsi le associazioni del laicato cattolico riunite a Trieste.
“L’Unione Europea, sognata sulle macerie della guerra, costruita sull’utopia della pace, ha un ruolo decisivo. E tutti noi ci sentiamo responsabili dell’eredità di politici europei, credenti e non, che hanno
anteposto la vita e le ragioni che uniscono dinanzi a ciò che divide. Lo ha ricordato recentemente anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Il mondo ha bisogno di pace, stabilità, progresso, e l’Unione Europea è chiamata a dare risposte concrete alle aspirazioni di quei popoli che guardano al più imponente progetto di cooperazione concepito sulle macerie del secondo conflitto mondiale”.
Per questo facciamo appello alle forze politiche e a chi si candida alle imminenti elezioni europee perché si assuma esplicitamente la responsabilità di porsi come interlocutore per la Pace, proponendo senza riserve la via diplomatica e della vera politica. Oggi più che mai, la politica è “la più alta forma di carità” se persegue la Pace.