“San Giovanni XXIII Papa Patrono dell’Esercito Italiano” è il tema del convegno che stamane, mercoledì 9 maggio, si è svolto a Palazzo Cusani, sede del Comando Militare Esercito di Lombardia.
L’incontro ha avuto luogo nel Salone Umberto I e ha visto la partecipazione di sua Eminenza Monsignor Mario Delpini Arcivescovo di Milano, il Comandante del Comando Militare Esercito Lombardia Generale di Brigata, Alfonso Miro e mons. Angelo Frigerio Vicario Generale Militare e Luigi Cuomo ricercatore.
L’evento è stata occasione di profonda riflessione ed un momento di raccoglimento ma anche un’opportunità per conoscere e approfondire la figura di Don Angelo Roncalli nel suo percorso spirituale, di soldato e Cappellano Militare sulla base di ciò che egli scrisse nel suo “Giornale” dell’Anima” come ben illustrato dal Vicario Generale Militare, Monsignor Angelo Frigerio.
San Giovanni XXIII scelto come Patrono di tutto l’Esercito è la conclusione di un percorso iniziato il 3 novembre 1996, con la consegna della Bandiera dell’Esercito dall’allora Presidente Oscar Luigi Scalfaro, che raccoglie sotto un unico vessillo le consolidate tradizioni storiche e spirituali delle singole Armi e specialità dell’Esercito.
“Accogliere San Giovanni XXIII come Patrono per l’Esercito Italiano è un dono speciale”, sono le parole con le quali il Comandante del Comando Militare Esercito Lombardia Generale di Brigata, Alfonso Miro, ha iniziato l’incontro. Nel suo intervento il Generale ha sostenuto come ” il coraggio, la fraternità ei valori dell’Arma sono valori custoditi nel dna dell’Esercito che festeggia San Giovanni XXIII come Patrono perché ci guidi e ci dia forza ad essere testimoni di pace e al servizio della difesa della vita umana”.
Luigi Cuomo, ricercatore amatoriale attraverso una ricerca approfondita del luogo natio di Angelo Roncalli ha raccontato attraverso un video la vita di Papa Roncalli trascorsa nelle valli bergamasche fino alla sua entrata nell’Esercito e alla sua ascesa al soglio pontificio.
Monsignor Delpini nel suo intervento ha ricordato come sia importante la figura di Papa Giovanni XXIII come Patrono dell’Esercito e come la sua esperienza da soldato confluì nel magistero e soprattutto nell’enciclica “Pacem in terris” promulgata sessant’anni fa.
L’Arcivescovo Delpini riflette sulla scelta di Papa Giovanni XXIII come patrono in quanto la sua immagine si riflette nell’opera dei Cappellani Militari portatori del messaggio di pace del Papa buono.
L’esercito fondato il 4 maggio 1861 è stato un elemento di unificazione per l’Italia, ma è anche un luogo dove convergono principi di obbedienza, sacrificio, coraggio, solidarietà e senso del dovere.
L’esercito è anche una forza rassicurante sul territorio per i cittadini come ha dimostrato l’“Operazione strade sicure”, ma anche per la sua presenza in numerose missioni all’estero come l’Afghanistan e il Libano. Missioni che si traducono in gesti di umanità e solidarietà.
La figura di Papa Giovanni XXII, conosciuto come il Papa buono, patrono dell’Esercito è la figura che meglio incarna i principi ei valori dell’Esercito sempre più testimone di pace in epoche di violenza.