Mons. Ettore Malnati, nel suo ricordo di Papa Francesco, pone l’accento sul messaggio centrale della sua ultima enciclica, Dilexit nos. Un messaggio che invita la Chiesa a vivere secondo la logica dell’amore, ponendo l’esempio di Cristo al centro della propria missione, in un percorso di continuità e approfondimento del Concilio Vaticano II.
“Ha concluso la sua esistenza terrena Papa Francesco, figlio di emigranti, uomo capace di cogliere i disagi delle periferie esistenziali, che “da cristiano povero” aveva chiesto alla Chiesa di porsi quale ospedale da campo capace di soccorrere e di accompagnare l’umanità come sorella ed amica per offrire percorsi non di condanna ma di speranza.
A mio avviso il suo testamento lo troviamo nella sua ultima enciclica Dilexit nos dove chiede alla Chiesa tutta di acquisire la logica dell’amore e l’esempio del Cristo che deve essere la centralità del messaggio cristiano, come già lo aveva indicato il Concilio Vaticano II.
Molti lo hanno criticato per la sua attenzione al creato, ad un’antropologia ferita e al voler riconoscere alle religiosità primordiali una scintilla di quel fuoco che sarebbe poi stato qualificato nella rivelazione cristiana. Caro Papa Francesco riposa accanto alla Salus Populi Romani nell’ attesa della parusia di quel Cristo che hai servito e amato” Mons. Ettore Malnati
già vicario episcopale per il laicato e la cultura . servizio da Lui sottolineato nel messaggio autografo in occasione del mio cinquantesimo di sacerdozio(06.01.2021)