Con oltre 700 imprese agricole gestite da donne under 35, la Lombardia è capofila tra le regioni del Nord Italia per l’imprenditoria femminile giovane in agricoltura. È quanto emerge da un’analisi di Coldiretti Lombardia su dati del Registro Imprese a fine 2024, diffusa in occasione della Giornata internazionale della donna.
Le donne che hanno scelto l’agricoltura – sottolinea la Coldiretti – dimostrano capacità di coniugare la sfida di stare sul mercato con la tutela della qualità della vita, l’attenzione al sociale e alle nuove generazioni, la valorizzazione dei prodotti tipici locali e della biodiversità e il rispetto dell’ambiente.
Non è un caso, ad esempio – continua la Coldiretti regionale – che in Lombardia oltre la metà delle fattorie didattiche attive abbia come titolare una donna. Numeri che confermano la propensione delle imprenditrici agricole verso la multifunzionalità e verso il rapporto diretto con il consumatore, sia in termini di accoglienza sia in termini di educazione e formazione, soprattutto se si considerano anche quelle donne che, pur non essendo formalmente titolari d’impresa, forniscono un contributo determinante nella gestione di queste e altre attività aziendali.
“Grazie alle opportunità offerte dall’agricoltura multifunzionale e alla legge di orientamento fortemente voluta da Coldiretti – spiega Francesca Biffi, responsabile Donne Coldiretti Lombardia – le donne sono interpreti del cambiamento nelle campagne. Nel corso degli anni il ruolo delle donne nelle imprese agricole è andato via via arricchendosi: oggi non solo ci occupiamo della casa e della famiglia, ma siamo protagoniste nella quotidiana attività di gestione, pianificazione e sviluppo aziendale”.