Disagio giovanile altri 4 milioni per adolescenti e preadolescenti

Nuove risorse, in Lombardia, per prevenzione e contrasto del disagio giovanile di adolescenti e preadolescenti attraverso gli interventi territoriali della misura sociale ‘#UP – Percorsi per crescere alla grande‘.

Questa la decisione della Giunta regionale che, su proposta dell’assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità, Elena Lucchini, ha approvato il rifinanziamento di 4 milioni di euro della misura portando così lo stanziamento complessivo dell’intervento a 11 milioni di euro che trovano copertura sul Programma Regionale del Fondo Sociale Europeo, FSE+.

I destinatari diretti sono preadolescenti, adolescenti e giovani, di età compresa tra gli 11 e i 25 anni, in condizioni di disagio e le loro famiglie.

“La misura ‘Up’ approvata a fine 2022 – ha spiegato l’assessore Lucchini – ha riscosso l’apprezzamento da parte delle famiglie e degli operatori. Per questo abbiamo voluto sostenere questi percorsi con un nuovo contributo aggiuntivo. L’assegnazione delle risorse integrative sarà alle ATS tenendo conto del valore dei voucher prenotati da ogni ATS alla data del 15 gennaio 2025, e delle assegnazioni già effettuate”.

“L’iniziativa ha saputo rispondere in modo flessibile e integrato alle esigenze di preadolescenti, adolescenti e giovani per supportarli nell’affrontare e superare la propria condizione di disagio, intervenendo anche a sostegno della famiglia per aiutare i genitori a sviluppare una consapevolezza tale da cogliere i bisogni dei figli e accompagnarli nella complessa fase della crescita. Queste risorse – conclude l’assessore Lucchini – sono un investimento sociale per prevenire e intercettare disagi e malesseri profondi e mettere un argine alla dispersione scolastica grazie a interventi psico-socioeducativi e favorire processi di inclusione. Il nostro intento è rafforzare il sistema dei servizi sociali e sociosanitari rivolti a tale fascia di età, promuovendo l’integrazione e accrescendone la capacità di identificare e prendere in carico precocemente le situazioni di fragilità”.

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