Palazzo Pirelli convegno “La dipendenza affettiva l’amore malato”

Fornire strumenti utili ai giovani per riconoscere le relazioni tossiche e non cadere in legami violenti che creano dipendenza. È il messaggio emerso dal convegno ‘La dipendenza affettiva: l’Amore malato’, organizzato questa mattina a Palazzo Pirelli dall’Associazione ‘Senza Veli Sulla Lingua’ in collaborazione con Regione Lombardia e Fondazione Comunità Milano. Nel corso dell’evento, a cui hanno partecipato in presenza circa 80 studenti della quinta classe dell’Istituto superiore Fabio Besta di Milano frequentato da Sofia Castelli, uccisa dal fidanzato nell’estate 2023, ha preso parte anche l’assessore regionale alla Sicurezza e Protezione civile, Romano La Russa.

“I dati diffusi dal Viminale – ha affermato l’assessore La Russa – sono davvero drammatici. Nel 2024 in Italia, si sono registrati 94 omicidi di donne, 80 dei quali commessi in ambito familiare o affettivo e ben 57 per mano del partner o ex partner. È evidente che davanti a questo fenomeno dobbiamo perseverare nell’opera di sensibilizzazione e di diffusione della cultura del rispetto e della parità che Regione Lombardia porta avanti da molto tempo. Ritengo fondamentale coinvolgere le nuove generazioni, ragazze e ragazzi, affinché comprendano che senza rispetto e senza libera scelta non può esserci alcun tipo di relazione”.

“Questa iniziativa – ha concluso – che fa parte della campagna regionale contro la violenza sulle donne ‘Non sei da sola’, vuole essere un momento di riflessione e di crescita per tutti loro”.

“Abbiamo anche voluto mandare un segnale forte – ha dichiarato Ebla Ahmed, presidente dell’Associazione ‘Senza Veli Sulla Lingua’ – esponendo anche ‘l’abito del sogno infranto’, un abito da sposa, macchiato di rosso, che racconta la storia d’amore di una sposa sfociata in violenza. Un percorso di salvezza rappresentato simbolicamente dall’abito con macchie di colore rosso sangue, simboli di dolore e allo stesso tempo di rinascita. L’abito del Sogno infranto come protagonista assoluto suscita nell’occhio di chi lo guarda sentimenti contrastanti: amore, vergogna, inadeguatezza, terrore, paura, impotenza. Ma anche consapevolezza e liberazione”.

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