Il primo appuntamento è per venerdì alle 21, sui giganti che lasciano a bocca aperta per la loro grandiosità e il loro patrimonio di scoperte. Sono i telescopi che hanno fatto la storia dell’astronomia e ci hanno aperto le porte dell’Universo: dal grande rifrattore di Yerkes, a Williams Bay, nel Wisconsin, ancora oggi il più grande telescopio a lenti del mondo, all’Hooker di Monte Wilson con cui Hubble scoprì le galassie e l’espansione dell’Universo, fino al leggendario Hale di Monte Palomar, un mito per generazioni di appassionati di astronomia.
E oggi i colossi del Vlt, nel deserto di Atacama. A farli conoscere al pubblico sarà venerdì prossimo, 15 novembre alle ore 21, Davide Dal Prato, direttore del Parco Astronomico La Torre del Sole di Brembate e principe dei riparatori di telescopi in Italia, oltre che conoscitore diretto dei suddetti strumenti. “Quando sono entrato a Yerkes e ho visto il grande rifrattore – commenta scherzosamente – mi sono inginocchiato per un quarto d’ora perché ero di fronte a un mito della mia gioventù. Gli astronomi hanno chiesto se stessi male ma mia moglie li ha rassicurati: “No, è solo in estasi” Era così davvero”. L’appuntamento naturalmente è al Planetario di Lecco. Il week end sarà ricchissimo: sabato 16, alle 15 e alle 16.30, tornerà il gettonatissimo Sabato dei Bambini con il Piccolo Principe.
Il clou della programmazione del fine settimana sarà però di sera, alle 20.30 e alle 22, quando, nell’ambito della rassegna Arte e Scienza (Progetto realizzato con il contributo del Fondo Ambiente e Cultura (Acinque Energia – Fondazione Comunitaria del Lecchese – Lario Reti Holding – Silea), la compagnia Ronzinante di Merate proporrà “Il sogno di Galileo”, molto liberamente ispirato al capolavoro di Bertolt Brecht ma rivisitato nella magia della cupola. Un emozionante spettacolo intimista per scoprire il Galileo uomo, oltre allo scienziato, con il sottofondo di delicati effetti sonori. Scopriremo i tormenti, i desideri e i pensieri di un grande scienziato costretto ad abiurare per salvarsi la vita, tra le mura della casa di Arcetri e circondato dal calore dei suoi allievi e degli amici più cari. Il primo spettacolo, alle 20.30, ha ancora pochi posti disponibili: prenotare quanto prima per l’uno o l’altro spettacolo garantirà il posto riservato. Chiuderà il fine settimana la proiezione in cupola di domenica 17 alle ore 16.