Renzo e Roberto Allegri nel libro “I moschettieri di Padre Pio” (casa editrice Àncora), scrivono di uomini come Francesco Morcalli, Emanuele Brunatto, Giuseppe Pagnossin ed altri che difesero dal Santo Uffizio Padre Pio da Pietralcina. I moschettieri di Padre Pio, quasi mai citati nelle biografie sul frate, furono veri eroi che difesero il Santo dalle accuse del Tribunale Ecclesiastico preposto alla difesa della Fede. Padre Pio viene proclamato santo il 16 Giugno 2002; conosciuto in tutto il mondo e in assoluto uno dei santi più amato dai credenti è molto considerato anche tra i non praticanti.
La devozione dei fedeli verso Padre Pio nasce dai miracoli che continuano a verificarsi nonostante sia morto da più di cinquant’anni. A ciò si aggiungono le stigmate, piaghe sanguinanti che furono visibili sul corpo per mezzo secolo.
Un aspetto poco noto della vita del Santo sono i controversi rapporti con le autorità ecclesiastiche. Padre Pio osannato dalle folle dei fedeli fu perseguitato, inquisito e condannato dal Santo Uffizio, un tempo noto come Santa Inquisizione, oggi ha il nome di Congregazione per la Dottrina della fede.
Il Santo Uffizio emanò nei confronti del Santo diverse condanne e decreti disciplinari con l’intento di limitare l’azione del ministero sacerdotale. Padre Pio muore sotto il peso di innumerevoli documenti ecclesiali emessi contro la sua persona ed il suo apostolato.
Tutte queste accuse decadono dopo la sua morte dimostrando che il Frate con le stigmate era una persona di specchiate virtù. Chi difese Padre Pio da queste ingiuste accuse non veniva dal mondo cattolico; erano dei laici che divennero i suoi paladini, persone che incontrandolo cambiarono vita e si convertirono. Divennero come delle guardie del corpo definibili come “moschettieri” del Santo con le stigmate.
I moschettieri di Padre Pio si ribellarono alle prese di posizione del Santo Uffizio guidando i fedeli in una lotta senza quartiere, seguiti dalla quasi totalità della popolazione di San Giovanni Rotondo. Erano persone comuni che, pronte a sacrificarsi per difendere Padre Pio, riuscirono a rendere vane le accuse contro il frate.
Contrastati dal Santo Uffizio con la loro tenacia riuscirono a portare in tribunale i delatori di Padre Pio smascherando una congiura che era riuscita ad ingannare tutti: dal massimo tribunale della fede cattolica al Papa stesso. Misero in condizione il Pontefice Pio XI di riconoscere che le accuse contro il frate erano ingiuste.
Il Santo Uffizio aveva organizzato un piano dettagliato per trasferire Padre Pio in un eremo all’estero, un monastero di clausura dove sarebbe stato dimenticato. Esistono documenti che provano tutto ciò e senza l’opera dei suoi moschettieri Padre Pio oggi non sarebbe riconosciuto come santo.
Padre Pio è oggi un Santo per tutti. Pochi, però, sembrano ricordare l’opera di quegli ostinati devoti che lo aiutarono e sostennero durante la vita travagliata. Furono autentici eroi; il libro parla di loro anche se non di tutti. Il testo si concentra su coloro che hanno avuto un ruolo preminente nel difendere il frate dalle accuse ingiuste mossegli da alcuni ambienti ecclesiastici.
Padre Pio fu un ribelle che disobbediva agli ordini dei superiori anche se poi uniformava la sua condotta pastorale agli ordini ricevuti. Arrivava a rimproverare anche coloro che lo difendevano, i suoi moschettieri che erano, come lui, dei ribelli. Grazie a loro, però, conosciamo e veneriamo oggi Padre Pio.
Una storia a lieto fine che gli Autori hanno avuto il merito di ricostruire e raccontare facendo venire alla luce il bene caparbiamente inseguito da un pugno di persone avvallando l’antico adagio che «il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi».