SS. CORPO E SANGUE DI CRISTO

Deuteronomio 8, 2-3. 14b-16a 1 Corinzi 10, 16-17 Giovanni 6, 51-58

La solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo ci porta a riscoprire il grande dono che il Signore ci ha fatto. «I misteri che portiamo nelle nostre mani, sono immensamente più grandi della nostra capacità di comprendere» (Paolo VI).

Gesù disse alle folle dei Giudei: «Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo». L’Eucaristia è l’incontro fisico con Dio, con la fonte della nostra stessa vita e non ci rimane altro che rispondere al suo amore. “Diventiamo ciò che riceviamo”: riceviamo uno che si dona, diventiamo uno che offre la vita. Teniamo ben presente che nell’Eucaristia non riceviamo soltanto Gesù Cristo, non facciamo comunione soltanto con lui, ma incontriamo il suo corpo che è la Chiesa: «Pur essendo molti, siamo un Corpo solo: tutti infatti - ha scritto san Paolo ai cristiani di Corinto - partecipiamo dell’unico pane».

Il corpo di Cristo è il Signore Gesù con la sua Chiesa: fare la Comunione è diventare una sola cosa con Gesù, è essere trasformati in un solo corpo, in una sola famiglia. Il suo Corpo per noi immolato è nostro cibo e ci dà forza, il suo sangue per noi versato è nostra bevanda e ci lava da ogni colpa. Partecipando all’Eucaristia, noi ci uniamo a Cristo, che intercede per noi presso il Padre, perché ci ha redenti donandoci la dignità di essere figli di Dio e di essere partecipi del sacerdozio regale con la missione di restituire l’uomo e il mondo al Padre.

Da Franco Cecchin, “A ciascun giorno la sua Parola - Anno A”, pagg. 211 e ss., Àncora, Milano