Domenica scorsa a Primaluna un evento dedicato alle loro produzioni.
Domenica scorsa, presso l'agriturismo Trote Blu di Primaluna, si è tenuto il “Festival dei formaggi d'alpeggio", evento di chiusura della rassegna "Il Festival dei formaggi d'autore".
Un appuntamento, quello di domenica, dedicato interamenti agli alpigiani e ai casari per presentare i propri prodotti e raccontare uno stile di vita molto duro, ma di grande soddisfazione.
«Abbiamo voluto rendere il giusto merito anche alle aziende agricole e agli alpeggi, attori fondamentali della nostra filiera. - spiega Giacomo Camozzini, ideatore del progetto – Lo abbiamo fatto facendo presentare direttamente ai casari le sette tipologie di formaggio caratteristici del nostri alpeggi. Ciascuno ha la propria specificità dovuta alle lavorazioni utilizzate, a differenti esperienze maturate e al tipo di foraggio presente negli alpeggi a cui si devono colorazioni e sapori unici. Questa è la nostra tradizione che continua da centinaia di anni e deve continuare con questa qualità, mantenendo viva una realtà fondamentale per la manutenzione e la promozione del nostro territorio e delle sue peculiari attività economiche».
Non è sfuggita la presenza di molti giovani tra gli alpigiani presenti: «Sono molto soddisfatto - continua Camozzini - perché ho visto tra i diversi alpigiani una grande serenità, disponibilità e voglia di collaborare. Ho visto soprattutto facce giovani: questo è il più grande stimolo a continuare con queste iniziative».
Sette le produzioni presentate: quartirolo di Monte (Monti di Pasturo), stracchino quadro (Alpe Biandino - Introbio), strachitunt (Alpeggi di Artavaggio – Moggio e Vedeseta), formaggi di capra (Alpe Dolcigo – Crandola Valsassina), grasso d'alpe (Alpe Piani di Bobbio - Brzio), semigrasso d'alpe (Alpe Pian delle Betulle – Margno; Alpe Ortighera – Crandola Valsassina) e bitto (Alpe Varrone – Premana).